Non è stata una tappa da ricordare per Vincenzo Nibali quella con l’arrivo in cima al Terminillo, traguardo della terza tappa della Tirreno Adriatico. Il campione del Team Bahrain Merida si è staccato quando si è accesa la bagarre ed è arrivato con 1’43’’ di distacco da Nairo Quintana. Un risultato non certo esaltante e che lo allontana in maniera netta dalle prime posizioni della classifica generale. Nibali ha però preso la tappa come un test molto probante per capire il suo stato di forma e poter impostare il lavoro che manca in vista del grande appuntamento del Giro d’Italia.
Nibali in crescita
La prima parte della scalata al Terminillo sembrava molto promettente per Vincenzo Nibali. Il campione siciliano aveva messo la sua squadra in testa al gruppo dei migliori e questo sembrava un segnale incoraggiante verso la battaglia che sarebbe avvenuta negli ultimi chilometri. “Vincenzo ci ha detto di alzare il ritmo per fare una prima selezione” ha confermato poi Franco Pellizotti “E’ stato un buon test per la squadra in vista del Giro d’Italia”. Invece quando il ritmo si è fatto davvero indiavolato con gli scatti dei big, Nibali non è più riuscito a rispondere e a tenere il passo, raggiungendo il traguardo con 1’43’’ di ritardo da Quintana, dovendo così abbandonare ogni speranza di una buona classifica in questa Tirreno Adriatico.
“Ero alla ricerca di risposte e le ho trovate” ha spiegato Nibali nel dopo tappa “Ho capito dove devo migliorare. Sapevo che mi mancava ancora qualcosa e salendo sul Terminillo ho capito che devo lavorare sui cambi di ritmo”.
Nessuna preoccupazione nemmeno per Paolo Slongo, il suo storico preparatore, che basa la sua serenità sui numeri: “Analizzando la prestazione di Nibali posso confermare che sta crescendo di condizione e che è allo stesso livello dello scorso anno” ha spiegato Slongo, che conclude: “In questi 50 giorni che mancano al Giro d’Italia definiremo meglio la condizione in modo da essere pronti per la corsa rosa”.
Nella classifica generale della Tirreno Adriatico Nibali è ora sceso al 21° posto, a 2’24’’ da Nairo Quintana.