Possibilità di riscatto per Oklahoma City nella notte NBA. I Thunder sono chiamati ad un turno casalingo contro i Golden State Warriors, che li hanno continuamente battuti in tutte le sfide precedenti. Non c'è Kevin Durant (fermo ancora per problemi fisici e pronto al rientro solo per gli eventuali playoff), ma c'è il suo ex-compagno Russell Westbrook, uno dei potenziali MVP della stagione. Nonostante tali premesse ed il fattore campo, il gruppo Thunder non riesce ad imporsi nemmeno questa volta. Un team strepitoso, ma che sembra andare letteralmente in confusione ogni volta che incrocia i californiani dall'altro lato del campo.

Golden State si impone per 111 a 95, grazie ai numeri di Klay Thompson, a 34 punti, e Draymdon Green, a 10 rimbalzi. Per oklahoma, infatti, un Westbrook che viaggia con la media di una tripla-doppia a partita, riesce a servire solo 7 assist, superato dai 17 punti di Victor Oladipo, e dai 10 rimbalzi di Enes Kanter.

Il talentuoso giocatore Thunder, inoltre, è costretto a fare da paciere durante un brutto parapiglia in area avversaria: sul finire del primo tempo, Stephen Curry e Semaj Christon, intenti in una banalissima palla a 2, iniziano a punzecchiarsi, fino ad arrivare alle mani: l'intervento dei compagni ha poi evitato che la situazione potesse degenerare in qualcosa di peggio, costringendo l'arbitro a fischiare 4 falli tecnici, 2 per parte.

Situazione, con ogni probabilità, frutto anche della frustrazione dei padroni di casa, che già dalle prime battute hanno mostrato grande difficoltà nel gestire gli avversari. Per i Warriors, sembra dunque essere terminata la pericolosissima parentesi di un paio di settimane fa, che li ha visti collezionare 3 sconfitte consecutive, coincise proprio l'infortunio di Durant.

Le gare della notte

Continuano a sorprendere gli Charlotte Hornets di Marco Belinelli. Ancora una vittoria casalinga ai danni degli Atlanta Hawks, per 105 a 90. Migliori in campo, Marvin Williams, con 8 rimbalzi e Nicolas Batum, con 6 assist. Secondo scivolone per i Philadelphia Sixers, al termine di una combattutissima gara contro gli Orlando Magic.

Il match termina in overtime, e vede vincitori i giocatori della Florida per 112 a 109. Nikola Vucevic domina su tutti, con 26 punti.

Passano in casa gli Indiana Pacers, per 107 a 100 sui temibilissimi Utah Jazz. Gara all'insegna di un grande equilibrio in campo, che vede protagonista il solo Jeff Teague, che piazza 21 centri. Boston Celtics e Washington Wizards sono chiamati ad una dura prova per le alte posizioni della Eastern Conference. Il team Celtic riesce a piegare gli avversari per 110 a 102. Ancora Isaiah Thomas il migliore in gara, con 25 punti, seguito da Kelly Olynyk con 11 rimbalzi e Al Horford con 5 assist.

Gli Houston Rockets vincono sul filo del rasoio contro i Denver Nuggets, per 125 a 124.

James Harden consolida il primo posto nella classifica MVP, andando in doppia-doppia con 39 punti e 11 assist, conditi dai 9 rimbalzi di Clint Capela. Chiude il turno, l'ennesimo, pessimo scivolone dei New York Knicks, battuti dai Los Angeles Clippers per 114 a 105. Grandi numeri per le stelle losangeline, tra cui Blake Griffin a 30 punti, DeAndre Jordan, solito dominatore ai rimbalzi, con ben 10 pallini recuperati, e Chris Paul, autore di 13 assist.