Quante emozioni dal Giro delle fiandre 2017! La classica fiamminga ha regalato spettacolo e colpi di scena a ripetizione. Ha vinto, anzi ha dominato, un immenso Philippe Gilbert, in capo ad una fuga solitaria di 55 km che ha riportato il Ciclismo al tempo antico in cui i campioni godevano del gusto dell’impresa. La corsa si è accesa già sul Grammont, il mitico muro tornato proprio in questa edizione nel percorso, con l’attacco della Quickstep che ha innescato un Fiandre memorabile.

Giro delle Fiandre, la Quickstep sorprende Sagan e Van Avermaet

Ci si aspettava tutti un attacco della Quickstep da molto lontano per avvantaggiarsi della propria forza di squadra e isolare le individualità di Sagan e Van Avermaet.

Così è stato, ma anche se questa strategia era scontata, i due favoriti della vigilia sono riusciti a rimanere ugualmente e colpevolmente sorpresi. È stato sul Grammont, a 95 km dall’arrivo, che la Quickstep ha deciso di infiammare la corsa con Boonen, Gilbert e Trentin schierati davanti ad alzare i ritmi. Il terzetto dello squadrone belga ha portato via un gruppetto con anche Kristoff, Stuyven, Rowe e Moscon, Modolo, Demare, Chavanel e Vanmarcke. Quasi tutti i corridori migliori, ma non Sagan e Van Avermaet, rimasti colpevolmente indietro sul Grammont e costretti ad organizzare l’inseguimento con le poche forze delle rispettive squadre in un Giro delle Fiandre che per loro è diventato presto tutto di rincorsa.

Gilbert da solo sul Kwaremont

Il drappello dei Quickstep ha trovato un ottimo accordo andando a raggiungere un gruppetto di attaccanti della prima ora, tra cui un ottimo Troia, e guadagnando un minuto sul gruppo. Gilbert però ha dimostrato di avere una gamba super e quasi senza volerlo si è sfilato tutti di ruota nel secondo passaggio sul Kwaremont, restando così solo a 55 km dall’arrivo.

Il campione belga ha proseguito senza indugi, cercando l’impresa storica. Senza più il supporto di Trentin e Boonen, e senza Vanmarcke caduto rovinosamente, gli altri attaccanti si sono visti raggiungere da una prima parte del gruppo, con anche Sagan, Van Avermaet e Degenkolb. Boonen è stato sfortunatissimo, tagliato fuori da un problema meccanico prima del Taaienberg, dove Sagan ha dato il là al tentativo di rincorsa su Gilbert.

Il Campione del Mondo e il solito Van Avermaet hanno portato via un gruppetto con Trentin in funzione di stopper, ma anche Van Baarle, Naesen, Felline e Offredo.

Gilbert ha però continuato senza flessioni, mantenendo sempre il vantaggio vicino al minuto e sull’Oude Kwaremont la rincorsa si è definitivamente esaurita quando Sagan è caduto forse toccando una transenna. L’iridato ha trascinato a terra anche Van Avermaet e Naesen, che però sono riusciti a ripartire subito. Sul Paterberg, l’ultimo muro, Gilbert ha raschiato il fondo del barile, mentre sugli inseguitori Van Baarle e Van Avermaet è rinvenuto Terpstra. Gilbert ha dovuto combattere contro il vento nel finale, ma il vantaggio è rimasto rassicurante e gli ha dato il tempo di festeggiare alla grande la sua impresa memorabile.

Van Avermaet ha battuto Terpstra per il secondo posto, con Van Baarle ottimo quarto. E poi un bel po’ di Italia nel gruppo inseguitore battuto da Kristoff per il quinto posto, con Modolo sesto, Pozzato ottavo e Colbrelli decimo.