Parte oggi l'edizione numero 100 del Giro d'Italia, la più importante corsa a tappe del ciclismo italiano che, per la terza volta nella sua storia, vede partire la sua prima tappa dalla Sardegna con la frazione che porta da Alghero ad Olbia per un totale di 206 km. Come molto spesso accade la prima tappa della corsa rosa è un percorso adatto ai velocisti con la concreta probabilità di un arrivo di gruppo in volata anche se un piccolo strappo a venti chilometri dal traguardo potrebbe fare una certa selezione, senza contare l'incognita vento che potrebbe giocare un ruolo fondamentale nello svolgimento della tappa.

Per la vittoria di questa prima frazione occhi puntati sul veterano Greipel, su Gaviria e sul "nostro" Giacomo Nizzolo.

Prima tappa 'rosa'

Si parte dunque da Alghero con la prima tappa dell'edizione del centenario che si concluderà a Milano il prossimo 28 maggio dopo aver percorso oltre 3mila chilometri. Sono ventidue le squadre partecipanti per un totale di 197 partecipanti che si daranno battaglia per raccogliere l'eredità di Vincenzo Nibali, vincitore dello scorso anno.

L'alfiere della nuova Bahrain Merida vuole il terzo titolo per entrare nella storia e per farlo deve tentare di difendersi dall'attacco dei suoi direttissimi avversari tra i quali spicca il colombiano Nairo Quintana, ma anche i vari Pinot, Geraint Thomas, Kruijswijk e l'inglese Yates non sono da considerare dei semplici outsider.

Come sempre accade la differenza la faranno le tappe di montagna che, a questo giro, sono ben 13, cinque delle quali di alta montagna mentre i velocisti potranno contare 6 tappe per puntare alla vittoria. La corsa rosa ha già preso praticamente il via ma non sono mancati i colpi di scena alla vigilia della partenza con l'esclusione di Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni, entrambi del team Bardiani, trovati positivi a seguito di un controllo antidoping dell'Uci avvenuto al di fuori della competizione.

In ricordo di Michele

Questa edizione numero 100 del Giro d'Italia sarà all'insegna del ricordo di Michele Scarponi tragicamente scomparso lo scorso 22 aprile travolto da un furgone mentre si stava allenando proprio per prendere parte alla corsa rosa.

Il portacolori dell'Astana avrebbe dovuto gareggiare come capitano della propria squadra, per la prima volta in carriera, dopo il forfait per infortunio del suo compagno di squadra Fabio Aru che sarebbe stato un altro pretendente per la vittoria finale del Giro. Per onorare la memoria di Scarponi il Team Astana ha deciso di non sostituirlo e si presenterà al via con un corridore in meno rispetto ai nove schierabili secondo regolamento.