Che dimostrazione di forza, classe ed intelligenza tattica ha dato Tom Dumoulin sulla salita di Oropa, scenario della quattordicesima tappa del Giro d’Italia. La maglia rosa doveva essere messa in difficoltà da Quintana e Nibali, ed invece è stato il contrario. Il campione olandese ha lasciato sfogare il colombiano per poi raggiungerlo ed affondare nel finale andando a vincere la tappa su Zakarin. Nibali è andato anche oggi in difficoltà nel finale dopo aver tentato di reggere il ritmo imposto da Dumoulin ed ha perso oltre 40’’.

Giro d’Italia, Quintana all’attacco

La tappa numero 14 del Giro d’Italia prometteva scintille iniziando la seconda parte della corsa, questa con le grandi salite. Il percorso con la fase iniziale e centrale pianeggiante e l’ascesa finale di 11 km verso Oropa era ideale per uno scontro testa a testa tra i big della classifica generale. E in effetti la classica fuga da lontano con Berhane (Dimension Data), Martinez (Wilier) e Lagutin (Gazprom) non ha mai preoccupato. Movistar e FDJ hanno controllato la testa del gruppo e già prima di arrivare a Biella, base per la scalata ad Oropa, i tre sono stati raggiunti.

La Movistar ha preso decisamente l’iniziativa sulla salita finale, anche se a Quintana è mancato oggi l’apporto di Amador, un po’ in difficoltà.

I tentativi di Rosa e Anton sono stati subito frustrati, finchè verso metà salita sono entrati in scena i big. Pozzovivo (AG2R) ha aperto la bagarre e Quintana (Movistar) ne ha approfittato per iniziare il suo solito gioco di cambi di ritmo. Lo scalatore colombiano si è scrollato tutti di dosso ma non è riuscito a fare il vuoto come sul Blockhaus, complice anche una salita decisamente più facile e con alcuni tratti di recupero.

Dumoulin da paura

Dietro hanno fatto le spese del ritmo forsennato Bauke Mollema (Trek) e soprattutto Thibaut Pinot (FDJ), che era atteso all’attacco. Tom Dumoulin (Sunweb) ha gestito con freddezza la situazione, salendo in progressione e aumentando via via i giri. La maglia rosa ha preso la testa degli inseguitori di Quintana, con anche Zakarin (Katusha), Nibali (Bahrain Merida), Landa (Sky) e Yates (Orica), imponendo un passo sempre più sostenuto.

Approfittando di un tratto più veloce Quintana si è visto piombare addosso Dumoulin e gli altri e nelle rampe di nuovo impegnative degli ultimi chilometri Nibali ha dovuto mollare dopo aver stretto i denti a lungo per rimanere aggrappato ai migliori. Il finale è stato durissimo per il campione siciliano, mentre Dumoulin è andato sul velluto.

Zakarin ha tentato di allungare per vincere la tappa e sorprendentemente Quintana non è riuscito a reagire. Dumoulin ha continuato la sua marcia inarrestabile anche dietro al russo, l’ha preso e superato andando a vincere la tappa e rafforzando in maniera importante la sua maglia rosa.

Quintana ha perso 14’’, Pinot si è ripreso nel finale limitando il passivo a 35’’, mentre Nibali è arrivato a 43’’, appena davanti a Kruijswijk e Pozzovivo. Mollema ha invece pagato pesantemente, arrivando a 1’44’’ e cominciando forse quella fase discendente che ha segnato spesso la seconda parte dei suoi grandi giri. In classifica ora Tom Dumoulin ha dei vantaggi davvero importanti, con Quintana che scende a 2’47’’, Pinot 3’25’’ e Nibali a 3’40’’.