Come si dice sempre, affermando semplicemente la verità, Gara-5 è il “pivotal-game” in una serie al meglio delle sette partite e così è stato anche per quanto riguarda quella tra San Antonio Spurs e Houston Rockets.

Quella sconfitta patita due giorni fa, alla fine di una gara che ha avuto bisogno addirittura di un tempo supplementare per arrivare a decidere un vincitore, quella stoppata subita da James Harden nell’OT da parte di Manu Ginobili, mentre il giocatore dei Rockets stava tirando la tripla che avrebbe potuto regalare a suoi un altro overtime.

Quanto quella sconfitta ha influito nella testa di Harden e dei suoi Rockets? Purtroppo tanto vista la prestazione messa in scena dal “Barba” e dalla sua formazione.

Houston ha chiuso Gara-6 con 75 punti segnati, non solo il numero di punti segnati più basso di questa stagione, ma anche il meno a livello di storia della franchigia dai tempi dei 70 firmati il 17 Maggio 2009 contro i Lakers. Inoltre i Rockets non possono pensare di poter vincere avendo solamente 10 punti con 2/11 al tiro e 2/9 dalla linea del tiro da tre punti dal proprio leader James Harden.

No Parker, no Leonard? No problem per gli Spurs

Dall’altra parte invece, forti di una vittoria importantissima in Gara-5, gli Spurs hanno saputo andare a vincere sul parquet di Houston nonostante le assenze di Tony Parker e Kawhi Leonard, fermo ai box per una scavigliata accusata in Gara-5 che lo ha costretto a vedere dalla panchina i suoi compagni andare a vincere la scorsa gara.

Nonostante questo però LaMarcus Aldridge è riuscito a sopperire all’assenza del numero 2 sfornando una partita da 34 punti e 12 rimbalzi con 16/26 al tiro, diventando il primo giocatore degli “Speroni” a far registrare una partita di questo tipo dai tempi di Tim Duncan nel lontano 2008.

Inoltre sono stati fondamentali gli apporti di Patty Mills (14 punti e 7 assist), Pau Gasol (10+11 rimbalzi) e Jonathon Simmons, cresciuto notevolmente, soprattutto in difesa, vista l’assenza di Leonard e capace di segnare anche 18 punti.

Con il successo in Gara-6 gli Spurs si aggiudicano la serie per 4-2, avanzando così in finale della Western Conference. Il prossimo avversario saranno i Golden State Warriors, in una delle serie più attese, forse solamente dietro al rematch delle scorse Finals tra i californiani e i Cleveland Cavaliers di LeBron James.

La cronaca della partita

La gara si è subito messa sui binari che portavano a San Antonio, con Aldridge indemoniato e capace di andare in doppia cifra nel solo primo quarto, concluso avanti nel punteggio per 31-24 dalla sua formazione. Harden segna il suo primo canestro dal campo a metà del secondo quarto con i Rockets già sotto di oltre 20 lunghezze. All’intervallo gli ospiti sfiorano i 20 punti di margine, ma come se non bastasse aprono il terzo periodo con un parziale di 8-1, propiziato dal solito Aldridge.

Il tiro da tre punti non funziona per i Rockets, che dopo aver tirato alla grande nelle due vittorie ottenute nella serie si sono spenti proprio come il loro tiro pesante. Gli Spurs vincono con il punteggio di 114-75 e passano così il turno.