La chiave delle vittorie e viceversa delle sconfitte di questi Houston Rockets è da ricercare soprattutto nel numero di punti messi a tabellone e nella percentuale al tiro da tre punti. La storia della pallacanestro odierna direte voi. Esatto, ma nel caso della formazione di coach Mike D’Antoni lo è ancora di più. Infatti i Rockets segnano 125.5 punti di media nelle due partite vinte, mentre ne mettono a referto solamente 94 nelle altrettante sconfitte. Inoltre, per quanto riguarda la percentuale da oltre l’arco, Houston tira con poco più del 44% nelle vittorie, contro il 31.5% nelle sconfitte.

Detto questo vi risulterà facilissimo leggere il risultato di Gara-4. Infatti i padroni di casa la vincono segnando 125 punti con oltre il 44% dai tre punti. L’alta produzione è anche frutto di ben tre quarti da oltre 30 punti segnati: 34 a testa nel primo, terzo e quarto parziale, mentre nel secondo sono stati gli Spurs a concludere sul 31-23.

L’MVP di questo quarto atto della serie è stato James Harden, autore di 28 punti con 10/18 al tiro e 4 triple a referto. Inoltre per il “Barba” ci sono anche la bellezza di 12 passaggi smarcanti, tornati a crescere dopo i solamente 5 messi a referto nella gara precedente. Assist che hanno permesso ai suoi compagni di tirare 19/43 da tre punti. Come abbiamo già detto, questo è sempre stato il fattore determinante di questi Rockets, capaci di segnare ben 22 triple nel corso della prima sfida, ma faticando nelle due partite successive, non a caso perse.

Miglior tiratore dalla lunga distanza è stato Eric Gordon, che ha concluso la gara con 6/9 partendo dalla panchina. Infine, a dare una spinta in più è stata anche la notizia ch’è arrivata poco prima dell’inizio della partita, cioè della scomparsa del nonno di Patrick Beverley. Ovviamente questa vittoria è anche per lui.

La cronaca della partita

Come già detto i Rockets segnano veramente tanto, ma nonostante questo i San Antonio Spurs riescono a concludere i primi 24 minuti di gioco con solamente 4 lunghezze da recuperare. Il terzo periodo però è devastante per loro, in quanto Harden segna 11 punti e Houston mette a referto 8 triple su 13 tentate, permettendo ai padroni di casa di arrivare a +15 in avvio di quarto decisivo.

Qui però le speranze degli Spurs finiscono quasi subito. Il mattatore della serata da oltre l’arco, Gordon, infila due triple consecutive e lancia la fuga definitiva dei suoi. Il finale parla di un 125-104 in favore dei Rockets, che ora dovranno tornare a San Antonio in vista di Gara-5. Con la serie fissata sul punteggio di 2-2 tutto può ancora succedere.

Una Gara-4 da buttare via per gli Spurs

Sicuramente non sono stati i migliori Spurs della storia e ovviamente nemmeno della gestione Popovich, ma comunque c’è sempre da contare sul fatto che gli “Speroni” non si lasceranno buttare giù da una sconfitta. L’assenza di Tony Parker continua a pesare, ma il suo sostituto Dejounte Murray piano piano sta iniziando a carburare (8 punti nella sua seconda partenza in quintetto).

A sorpresa stavolta il miglior realizzatore non porta il nome di Kawhi Leonard, comunque finito ad un solo punto di distanza dall’esserlo, ma quello di Jonathon Simmons, capace di realizzare 17 punti contro i 16 a testa del già prima citato Leonard e di LaMarcus Aldridge.

Per riassumere questa Gara-4 basta parafrasare il pensiero di coach Popovich in conferenza stampa, il quale ha detto che visto com’è stata difesa la transizione avversaria, i tifosi avrebbero potuto benissimo scambiare tutti i giocatori oltre che esonerare proprio lui.

Gara-5 è prevista per mercoledì 10 Maggio alle ore 01.00 italiane.