E' Gaviria la nuova maglia rosa del Giro d'Italia 2017, grazie al successo ottenuto nella terza tappa della corsa a tappe, quella che ha portato i corridori da Tortolì a Cagliari. Uno sprint vincente che gli ha consentito di coronare il sogno di vestire la maglia del primato, maglia che vestirà anche alla ripresa delle ostilità. Lunedì 8 maggio il Giro d'Italia, giunto alla sua centesima edizione, osserverà infatti una giornata di riposo, poi la corsa riprenderà con la Cefalù-Etna, quarta tappa dal percorso davvero molto complicato. Si lascia la Sardegna per approdare in Sicilia, per una frazione da seguire tutta, dal primo all'ultimo chilometro.

I big, ovvero i corridori che puntano al successo finale, dovranno per forza di cosa essere protagonisti e rimanere nelle prime posizioni nella salita finale per non perdere terreno nella classifica generale. Scopriamo allora insieme quali saranno le insidie che i ciclisti dovranno percorrere martedì 9 maggio nella quarta tappa.

Cefalù-Etna: il percorso

Come detto il percorso di questa quarta tappa del Giro d'Italia non sarà semplice da affrontare. I primi 55 chilometri sono abbastanza lineari e la carovana passerà da Finale, Santo Stefano di Camastra, Marina di Caronia e Acquedolci, poi inizierà una lunga salita, superiore ai trenta chilometri, che porterà il gruppo fino ai 1524 metri di Portella Femmina Morta.

Non è una salita durissima, le pendenze sono abbastanza regolari. Ma la sua lunghezza potrebbe mettere in difficoltà alcuni corridori. Ci sarà la successiva discesa a dare l'opportunità di recuperare terreno, fino al traguardo Tv di Bronte. Da lì in poi il percorso della quarta tappa del Giro d'Italia, la Cefalù-Etna, è ondulato.

Il gruppo supererà il secondo traguardo Tv di Biancavilla e, dopo Santa Maria di Licodia, la strada inizierà nuovamente a salire, con Nicolosi che rappresenterà un ideale trampolino di lancio per chi intende attaccare. Gli ultimi 18 chilometri sono tutti in salita, difficile fare pronostici e dire chi riuscirà a rimanere davanti.

Il traguardo, posto sull'Etna, è valido come Gran Premio della Montagna di prima categoria, e anche questo ci fa capire come questa tappa del Giro d'Italia potrebbe essere molto importante per la classifica. Chi intende vincere la storica corsa italiana, come Nibali e Quintana ad esempio, farà di tutto per rimanere davanti e non perdere terreno.