Dopo la sconfitta rimediata in casa pochi giorni fa, arriva il riscatto dell'Umana Reyer Venezia che vince contro la Dolomiti Energia trento 79-64. Questa volta la Reyer è a brava a non sprecare il fattore campo, conquistando gara-2 al termine di una partita in equilibrio fino al secondo quarto: i lagunari riportano 1-1 la serie contro i trentini valevole lo Scudetto.
Vantaggio iniziale di Venezia
Tra le fila orogranata, mossa inedita per coach De Raffaele che decide di giocarsi fin dal 1' la carta Stefano Tonut, entrato fin qui in partita in corso; dall'altra parte, coach Buscaglia decide di affidarsi al solito startin five, che lo ha portato fino a questo punto della stagione.
Il match comincia subito con il primo allungo della Reyer, 7-2, grazie alle giocate di Esteban Batista.
Brutte notizie per i padroni di casa: Haynes è costretto ad uscire a causa del terzo fallo. Vantaggio dei veneti che aumenta ancora, 14-6, merito di Peric e dei tiri liberi di Tonut. Finalmente si vede Trento, apparsa fin qui piuttosto appannata: la squadra trentina arriva a -4 con Craft e Sutton, uno dei protagonisti del successo in gara-1. La Reyer è più determinata in questa prima frazione, e con Viggiano ed Ejim si porta sul 23-10. Prima Shields e poi la bomba di Flaccadori tentano di riavvicinare la squadra ospite. Finale di quarto che vede la tripla messa a referto da Filloy, a cui rispondono i canestri segnati da Shields e Sutton.
Dopo 10', Venezia è avanti 26-19.
Trento perde per infortunio Sutton
Nella ripresa Bramos firma il +10 veneto, 30-20, prima che Trento sale in cattedra, attraverso le due bombe consecutive di Flaccadori, ormai diventato una certezza, e con Craft che segna il -2. Shields completa la rimonta delle Aquile, 32-32. Quando Trento sembrava rientrare in partita ecco che arriva la doccia gelata: Dominique Sutton è costretto al forfait, a causa di uno stiramento al quadricipite.
L'assenza di Sutton non si fa sentire nell'immediato: Trento, infatti, dopo aver inseguito fin dall'inizio della partita, mette il muso avanti con la tripla di Forray, che vale il 35-32. Dopo un ripetuto botta e risposta, Craft e Peric chiudono i primi 20' 41-41. Trento, nonostante abbia perso già 10 palle, riesce a ridurre il gap con i lagunari, raggiungendo addirittura il momentaneo vantaggio.
Pioggia di triple firmate Haynes
Dopo l'intervallo lungo, arriva il tracollo degli ospiti, storditi dalle tre bombe di Haynes, che porta avanti i suoi 59-50. Un break devastante che mette in ginocchio Trento, sfiancata da una parte dall'afa del Taliercio e dall'altra dal vuoto creato dall'infortunio di Sutton nelle rotazioni della squadra. Sul finire del terzo quarto, Peric e Viggiano portano Venezia 65-52. La sterilità offensiva di Trento, appena 11 punti messi a referto durante il quarto, sembra suonare la resa.
Bramos chiude i giochi
Ultimi 10' in cui Haynes infila l'ennesima tripla, che stronca le gambe ai giocatori di coach Buscaglia. Trento prova il tutto per tutto, schierando la difesa a zona, punita dalla tripla di Bramos, 78-60, che di fatto chiude il match.
MarQuez Haynes MVP del match
Dopo la disastrosa sconfitta in gara-1, dovuta soprattutto alla serataccia al tiro da tre, l'Umana Reyer Venezia trova un importante successo grazie alla panchina più lunga che consente a coach De Raffaele di far rifiatare i suoi uomini migliori nei momenti decisivi della partita. MVP indiscusso è MarQuez Haynes, autore di 20 punti (6/7 da tre) in appena 17' di gioco; in doppia cifra finisce anche Peric, 12 punti e 9 rimbalzi. Trento è costretta a soccombere al Taliercio, interrompendo così l'incredibile striscia di vittorie consecutive fuori dalle mura amiche. Sconfitta condizionata dall'infortunio nel secondo quarto di Sutton, che ha limitato le rotazioni delle aquile trentine a 7 giocatori, sfiancando una squadra che fa dell'energia e della fisicità le sue armi migliori.
Gli ultimi a mollare sono stati Craft, 17 punti, e Shields, 12 punti. La serie si sposterà al PalaTrento, dove la squadra allenata da coach Buscaglia giocherà gara-3, domani alle 20.45, con l'obiettivo di compiere il primo passo decisivo per la conquista del titolo.