Il Tour de France da poco concluso potrebbe essere stata l’ultima presenza di Fabio Aru in un grande giro con la maglia della Astana. Il campione sardo avrebbe dovuto prendere il via anche alla Vuelta Espana che parte da Nimes il 19 agosto, ma gli sviluppi del ciclomercato potrebbero portare ad una clamorosa presa di posizione della squadra kazaka. Aru è infatti vicino al trasferimento in maglia UAE Emirates, la squadra guidata da Giuseppe Saronni. La scelta di Aru non è piaciuta in casa Astana e questo sembra portare verso una rottura che può rovinare questa seconda parte di stagione.
Aru ad un passo dalla UAE Emirates
fabio aru ha trascorso più di cinque stagioni in casa Astana, tutto il suo percorso nel Ciclismo professionistico da quando è passato nel finale di stagione del 2012. Da allora con la squadra kazaka ha conquistato due podi al Giro d’Italia, la vittoria alla Vuelta Espana 2015, tre tappe alla corsa rosa e due a quella iberica, una tappa al Delfinato e i recenti successi al Campionato Italiano e al Tour de France. Proprio la vittoria nell'arrivo in salita a Planche des Belles Filles, i due giorni in maglia gialla, le splendide prestazioni e il quinto posto ottenuto in classifica finale al Tour hanno dato grande forza ad Aru nelle trattative per il rinnovo del contratto.
Manca ancora l’ufficialità, che non potrà arrivare prima del 1° agosto, ma sembra ormai scontato che Aru abbia rifiutato il rinnovo proposto dalla Astana scegliendo invece di passare alla UAE Emirates con un sontuoso ingaggio.
Possibile esclusione dalla Vuelta
La Astana ovviamente non ha preso bene la decisione di Fabio Aru, e sembra pronta a metterlo subito da parte per non aver firmato il rinnovo.
Il programma di Aru sarebbe dovuto continuare con la partecipazione alla Vuelta Espana, ma dopo quanto accaduto la Astana sembra intenzionata ad estrometterlo, come anticipato anche da Velonews. La squadra potrebbe invece dare lo status di leader al giovane colombiano Miguel Angel Lopez. Aru e la Astana sembrano quindi destinati a chiudere in maniera brusca un rapporto lungo e proficuo per entrambi.
Il corridore sardo potrebbe vivere questi ultimi mesi da separato in casa, probabilmente costretto a correre solo qualche gara minore. È una situazione non nuova, purtroppo, nel mondo del ciclismo. Basta tornare alla partenza del Tour de France e ricordare l’esclusione da parte della Direct Energie del suo capitano Bryan Coquard per lo stesso motivo.