Pronostico rispettato nelle finali del lancio del martello femminile, dei 110 ostacoli e dei 1.500 donne, i cui titoli iridati sono stati conquistati dagli atleti favoriti. Dopo il 'terremoto' sui 100 metri maschili e femminili, la quarta giornata dei Campionati Mondiali di atletica leggera 2017 non ha riservato particolari sorprese. Nei 110 ostacoli, pertanto, il giamaicano campione olimpico in carica, Omar McLeod, ha vinto la medaglia d'oro (13"04 il tempo) precedendo il campione mondiale uscente, il russo (neutrale) Sergej Shubenkov. Al terzo posto l'ungherese Balazs Baji.
Soltanto quinto il primatista del mondo, lo statunitense Aries Merrit. Nel martello femminile il succeso è andato alla campionessa di tutto, la polacca Anita Włodarczyk (con la misura di 77,90 metri) davanti alla cinese Zheng Whang, mentre il bronzo è andato all'altra polacca, Malwina Kopron. Sui 1.500 femminili la keniota Faith Kipyegon ha fatto il palo con il successo olimpico dello scorso anno, suo il metallo più prezioso (4'02"59 il tempo) mentre l'argento è andato alla statunitense Jennifer Simpson. La poderosa sudafricana Caster Semenya può considerarsi soddisfatta con il bronzo in quella che, certamente, non è la sua specialità. Letteralmente crollata Genzebe Dibaba, la gazzella d'Etiopia è arrivata ultima.
Sudamericane sugli scudi, infine, nella finale del salto triplo femminile: oro alla venezuelana Yulimar Rojas (14,91 metri il salto vincente) ed argento alla colombiana Caterine Ibarguen. Sul gradino più basso del podio la kazaka Olga Rypakova. C'è stata gloria anche per gli atleti italiani: Ayomide Folorunso e Yadisleidis Pedroso si sono qualificate per la semifinale dei 400 ostacoli donne mentre Filippo Tortu ha trovato posto nella semifinale dei 200 metri.
Spazio adesso alla quinta giornata in programma l'8 agosto nel corso della quale si assegneranno cinque titoli mondiali: c'è parecchia attesa per la finale maschile dei 400 metri.
Le dirette TV della quinta giornata
Le telecamere di Rai Sport si collegheranno con lo stadio Olimpico di Londra alle ore 19.55, ora italiana. Alle 20.20 inizia la finale del giavellotto donne, mentre alle 20.30 si disputano le batterie dei 200 metri femminili.
Alle 20.35 sarà invece dato il via alla finale del salto con l'asta maschile.
La palla passa a Rai 2 a partire dalle 21.00, di seguito si svolgeranno le semifinali dei 400 ostacoli femminili, le qualificazioni del peso femminile (21.40) e, successivamente, saranno assegnati tre titoli: quello dei 3.000 siepi (inizio gara alle 22.10), degli 800 (22.35) e dei 400 metri uomini (22.50).
Italiani in gara
L'attenzione è tutta per le ragazze dei 400 ostacoli, le citate Folorunso e Pedroso a caccia di un posto in finale. Due atlete azzurre anche nelle batterie dei 200 metri, si tratta di Gloria Hooper ed Irene Siragusa.
Giavellotto donne, finale incerta
Pronostico incerto nella finale femminile del lancio del giavellotto, dove sono presenti la campionessa olimpica di Rio 2016, la croata Sara Kolak, e la pluricampionessa olimpica e mondiale, la ceca Barbora Spotakova che detiene da quasi nove anni il primato del mondo.
Il miglior lancio nelle qualificazioni è stato quello della cinese Huihui Lyu che ha raggiunto la misura di 67,59 metri.
La finale del salto con l'asta maschile
Anche in questo caso il pronostico complessivo è quello di una gara equilibrata. Gli unici due atleti che hanno raggiunto i 6 metri quest'anno sono il polacco Piotr Lisek e lo statunitense Sam Kendricks, mentre il primatista mondiale, il francese Renaud Lavillenie, si è fermato alla misura di 5,87 metri. Nelle qualificazioni però Kendricks ha sofferto e soltanto all'ultimo tentativo ha raggiunto i 5,60 metri necessari per entrare in finale. Stesso destino per l'altro polacco, Pawel Wojciekowski, apparso in difficoltà. Potrebbe giocare le sue carte anche lo svedese Armand Duplantis.
Finale 3.000 siepi, duello Kemboi-Kipruto?
Tra gli atleti in gara nella finale dei 3.000 siepi uomini, il keniota Ezekiel Kemboi con i suoi quattro titoli iridati è certamente il più prestigioso. Ormai 35enne, tenterà probabilmente l'ultima impresa della sua carriera anche se la concorrenza non manca, in primisi quella del connazionale campione olimpico in carica, Conseslus Kipruto. Nelle qualificazioni, il miglior tempo ottenuto è stato comunque quello dello statunitense Evan Jager.
L'assenza di Rudisha pesa sugli 800 metri
Se da un lato l'assenza di David Rudisha pesa a questi Mondiali di atletica leggera che hanno perso un sicuro protagonista, dall'altro rende più incerta la finale degli 800 metri, specialità in cui il portacolori del Kenya ha conquistato due titoli olimpici, un titolo iridato e detiene inoltre il primato del mondo.
Proverà a sostituirlo degnamente sul gradino più alto del podio il giovane connazionale Kipyegon Bett: i suoi rivali più accreditati almeno in base a quello che si è visto in batteria sono l'etiope Mohammed Aman ed il canadese Brandon McBride.
Van Niekerk vuol riscrivere la storia dei 400 metri
La finale dei 400 metri maschili, dopo quella dei 100 metri, è la più attesa di questi Mondiali per la presenza del fenomeno Wayde Van Niekerk. Il sudafricano, campione mondiale ed olimpico in carica, detiene il record del mondo con il tempo di 43"03 e, secondo i tecnici, avrebbe nelle gambe la possibilità di ridurre ulteriormente questo primato. Potrebbe pertanto essere il primo uomo al mondo a scendere sotto i 43".
In batteria e semifinale non ha forzato più di tanto, 'costretto' a dosare le forze anche per la concomitante gara dei 200 metri. L'avversario più pericoloso nel 'giro di pista' potrebbe essere il botswanese Isaac Makwala. Ad ogni modo l'obiettivo di Van Niekerk, alla luce dell'assenza di Usain Bolt nei 200 metri, è quello di una fantastica doppietta, 200 e 400, che lo farebbe diventare protagonista assoluto di questa kermesse iridata.