Che ne è stato di Vincenzo Nibali dopo l'ultimo Giro d'Italia, che ha concluso sul podio? Il corridore siciliano non ha partecipato al Tour de France, che non rientrava nei suoi programmi, e negli ultimi mesi si è fatto vedere solo al Campionato Italiano disputatosi a Giugno. Però ha preso parte al Giro di Polonia, scattato il 29 luglio, e in questa breve corsa a tappe ha lanciato segnali abbastanza incoraggianti sul proprio stato di forma.

Nibali è apparso convincente in particolare nella terza tappa, nella quale si affrontavano un po' di montagne, a differenza delle prime due frazioni che si erano rivelate sostanzialmente adatte ai velocisti.

Gran finale: il Giro di Spagna!

Il grande obiettivo per il finale di stagione di Vincenzo sembra quindi essere la Vuelta a España, la terza grande corsa a tappe dell'anno, che tra l'altro si annuncia ricca di partecipanti di primo livello, tutti desiderosi di scrivere il proprio nome nell'albo d'oro della corsa iberica, succedendo così a Nairo Quintana, vincitore nel 2016 ma quest'anno assente.

Sarà al via Chris Froome, fresco vincitore del Tour de France, il quarto della sua carriera.

Ci potrebbe essere inoltre Fabio Aru, quinto in un Tour nel quale ha indossato la maglia gialla per due giorni e ha saputo mettere in difficoltà il favorito Froome, prima della bronchite che ne ha pesantemente condizionato le prestazioni.

Aru, per essere protagonista anche al Giro di Spagna, dovrà senza dubbio recuperare la miglior condizione di salute e di forma, ma anche saper mettere alle spalle i rapporti un po' tesi che sono intercorsi con la sua squadra, l'Astana, relativamente alla questione del rinnovo del contratto, in una vicenda un po' da “calciomercato estivo”.

Nibali, Aru o Froome?

Ebbene se, come pare, dopo il Tour Froome e Aru si troveranno di nuovo uno contro l'altro, riuscirà Nibali a sfruttare la rivalità dei due galli nel ciclistico pollaio? Che possibilità avrà di essere, tra i due litiganti, il terzo che gode?

Purtroppo nel Ciclismo non si vince con i proverbi, ma pedalando, quindi...

l'ultima parola spetterà alla strada, e alla Vuelta di strada da fare ce ne sarà parecchia, e anche ben farcita di salite.

La voglia di vedere un corridore italiano che si porta a casa la maglia rossa è tanta, inoltre i nostri due campioni già ci sono riusciti in passato: Vincenzo Nibali nel 2010 e Fabio Aru nel 2015, quindi... coraggio ragazzi!