Non è arrivata la vittoria, ma questo avvio di Vuelta Espana ha mostrato un Chris Froome molto pimpante e più reattivo di quello visto al Tour de France. Sorretto da una grande squadra in cui sta brillando uno straripante Gianni Moscon, il campione britannico ha già preso la testa della classifica generale e promette di puntare dritto alla doppietta Tour – Vuelta. L’arrivo in salita della quinta tappa gli ha dato buone risposte, e soprattutto ha allontanato un po’ alcuni avversari, a partire da Fabio Aru e Vincenzo Nibali.
Froome: ‘Avrei firmato per questa situazione’
Il primo arrivo in salita della Vuelta Espana, sulla breve ma durissima rampa di Alcossebre è andato tutto a vantaggio di Chris Froome. La Sky ha controllato come da par suo la corsa, imponendo sulla salita finale un ritmo altissimo grazie al forcing di un Gianni Moscon in condizione super. Il giovane trentino ha sbriciolato il gruppo dei migliori, costringendo alla resa anche molti big, come Romain Bardet, Fabio Aru e Vincenzo Nibali. Froome ha poi dato un colpo nelle ultime centinaia di metri, e solo Chaves, Woods e un redivivo Contador sono riusciti a rispondergli. Froome ha così allungato di qualche secondo su tutti gli altri avversari, lasciando Aru a 11’’, Nibali a 26’’ e Bardet a ben 49’’.
Un risultato che ovviamente il capitano della Sky ha accolto con grande soddisfazione: ‘All’inizio della tappa avrei sicuramente firmato per una situazione del genere all’arrivo”, ha dichiarato Froome al sito ufficiale della Sky. “I miei compagni hanno fatto un ottimo lavoro oggi. La classifica sta prendendo forma anche se era una salita di soli 3 chilometri, posso essere davvero contento del risultato e del lavoro di squadra”, ha continuato il campione britannico.
‘Corsa ancora lunga’
Froome ha analizzato anche le prestazioni degli avversari più importanti, individuando in Esteban Chaves il corridore che sembra più pericoloso al momento. “Chaves sembra uno dei più forti in salita”, ha spiegato il leader della corsa. “Contador è andato bene e la Bmc ha ancora un paio di opzioni con Van Garderen e Roche.
Sono rimasto sorpreso di vedere Nibali e Aru perdere terreno, così come Bardet, ma la corsa è ancora molto lunga e questa era una salita di appena 3 chilometri, quindi in alta montagna le cose potrebbero andare diversamente”, ha continuato Froome, che poi ha speso parole importanti per Gianni Moscon, il suo giovane compagno che gli ha spianato la strada nelle prime tappe di questa Vuelta Espana: “E’ il suo primo grande giro e sta facendo una corsa fantastica”, ha concluso Froome.