La vittoria ai Mondiali di Bergen è stata l’ultima fatica della stagione 2017 per Peter Sagan. Il fuoriclasse slovacco ha annunciato di voler chiudere qui la sua annata, rinunciando alle ultimissime corse del mese di ottobre per recuperare e vivere tranquillamente questo periodo in cui si appresta a diventare padre per la prima volta. Sagan ha però già parlato anche del 2018 e di un traguardo che lo interessa da vicino nonostante sulla carta non sembri perfettamente tagliato per le sue caratteristiche tecniche.

Sagan: Liegi no, Mondiali sì

Con la vittoria ai Mondiali di Bergen Peter Sagan è diventato il primo corridore nella storia del Ciclismo a conquistare la maglia iridata per tre volte consecutivamente.

Già nel dopo corsa al campione slovacco era stato chiesto se avesse in mente di puntare, tra un anno, sul durissimo percorso di Innsbruck, al quarto titolo mondiale. “Lasciatemi godere questo titolo, non voglio pensare all’anno prossimo” aveva risposto Sagan. Dopo soltanto qualche giorno però il fuoriclasse della Bora ha cominciato già a fare progetti per la caccia al quarto titolo di fila. “Niente è impossibile” ha dichiarato Sagan alla Gazzetta dello Sport. “Domenica il dislivello era di 3.600 metri, non è troppo lontano da quello del percorso di Innsbruck. Con la giusta preparazione credo di essere in grado di farcela, ma vedremo”, ha continuato il Campione del Mondo, che ha invece chiuso alla possibilità di inserire Liegi e Lombardia, le classiche più impegnative del calendario, nel suo programma: “Il mio peso è di 78-79 kg, come posso vincere quelle corse?’ ha spiegato Sagan.

Ecco il Mondiale di Innsbruck

Il percorso dei Mondiali 2018 ad Innsbruck è stato presentato nei giorni scorsi e sulla carta è uno dei più impegnativi di sempre. Dopo una prima parte in linea tutt’altro che pianeggiante, si entrerà in un circuito che comprende la salita di Igls, 7.9 km al 5.7% di pendenza media. Questo anello sarà percorso per cinque volte, dopodiché si farà un ultimo giro più largo che comprenderà ancora la salita di Igls ma anche lo strappo di Gramartboden, un’ascesa di quasi 3 km con pendenza media dell’11% ed una punta del 25%.

Si preannuncia quindi una corsa durissima, per scalatori veri. Per Peter Sagan non è certo il tracciato ideale, anche se un fenomeno come lui potrebbe inventarsi qualcosa di speciale per essere della partita fino in fondo e cercare di conquistare il quarto titolo consecutivo. Sembra un po’ strana invece l’idea di scartare a priori Liegi e Lombardia, che sulla carta non appaiono più dure del Mondiale di Innsbruck.