Il Giro d’Italia 2018 partirà da Gerusalemme. La notizia già nell’aria da tempo è stata ufficializzata nei giorni scorsi con la presentazione delle prime tre giornate di gara. La corsa scatterà con una cronometro per proseguire poi con due tappe destinate sulla carta ai velocisti. Il progetto del Giro ad Israele è stato presentato come una corsa della pace, che dovrebbe unire due grandi capitali della spiritualità come Gerusalemme e Roma, dove dovrebbe concludersi la corsa rosa. Ma è innegabile che alla base del piano ci sia un aspetto economico di fortissimo impatto.

Giro ad Israele, non è solo la corsa della pace

È ormai una consuetudine, non particolarmente apprezzata dagli appassionati, che il Giro d’Italia parta dall’estero un anno sì e uno no. Nel 2018 sarà la volta di Israele di ospitare l’avvio della corsa rosa. Sarà un evento da record, visto che si tratterà della prima volta per un grande giro fuori dall’Europa. La decisione di scegliere Israele come sede di partenza del Giro d’Italia 2018 ha scatenato molte discussioni, come già avvenuto per le occasioni passate in cui la corsa rosa è partita dall’estero. L’idea con cui è stata motivata la partenza da Israele è quella di un Giro della pace, nel nome di Gino Bartali e del suo impegno per salvare centinaia di ebrei durante la Seconda guerra mondiale.

Un Giro da far concludere probabilmente a Roma per lanciare un messaggio di fratellanza. Ma al di là delle suggestioni più nobili l’intento di RCS Sport è però soprattutto e più pragmaticamente aumentare l’interesse della corsa a livello internazionale e ricavare un importante guadagno immediato.

Un accordo milionario

Dietro al Giro della pace c’è infatti un giro di soldi imponente.

Le autorità israeliane hanno ottenuto la grande partenza della corsa rosa non tanto con i nobili ideali ma con un investimento di ben 12 milioni di euro, come confermato anche da Tuttobici. Altri 7 milioni andranno per le spese di trasferimento della carovana, voli charter, navi e cargo per atleti, personale, biciclette e tutto quello che ruota attorno alla corsa.

Il Giro d’Italia 2018 rimarrà ad Israele nei giorni che precedono l’avvio, con la cerimonia di presentazione delle squadre, e poi per tre tappe. Si comincerà con una cronometro individuale di 10 km per le strade di Gerusalemme. Poi due tappe in linea senza grandi difficoltà altimetriche ma in cui i corridori potrebbero dover fare i conti con il gran caldo e il vento.