Al termine della Coppa Bernocchi vinta da Sonny Colbrelli, il ct azzurro Davide Cassani ha diramato la lista dei convocati per i mondiali di ciclismo di Bergen. Le ultime corse hanno rilanciato le speranze di vedere un’Italia competitiva ad altissimi livelli, viste le vittorie in gare World Tour ottenuto da Matteo Trentin, Elia Viviani e Diego Ulissi. Saranno questi tre corridori e Sonny Colbrelli ad avere i ruoli di primo piano, quelli che dovranno entrare in azione nelle fasi decisive e cercare di piazzare il colpo.

Italia, ecco i corridori

Il Ct Cassani ha potuto comporre una formazione di ottima qualità, ma senza un campione che possa imporsi tra i grandi favoriti di questi Mondiali, e nemmeno un corridore in grado di essere un punto di riferimento inamovibile in cima alle strategie della squadra.

L’ex corridore romagnolo ha convocato nove corridori che andranno in Norvegia da titolari, più le due riserve che saranno Marco Canola e Davide Villella. Per la cronometro ci sarà invece il campione nazionale Gianni Moscon, possibile outsider della corsa. I nove corridori dell’Italia ai Mondiali di ciclismo di Bergen saranno:

  • Matteo Trentin
  • Elia Viviani
  • Sonny Colbrelli
  • Diego Ulissi
  • Gianni Moscon
  • Alessandro De Marchi
  • Daniele Bennati
  • Alberto Bettiol
  • Salvatore Puccio.

I giochi strategici

Che peso potrà avere la Nazionale azzurra in questi Mondiali e a quali ruoli saranno assegnati i corridori scelti? Come ha già dichiarato Cassani la nostra nazionale è competitiva ma non è tra le grandi favorite. È una squadra forte, ma senza il fuoriclasse in grado di dare garanzie in fatto di finalizzazione.

Non abbiamo il Sagan, il Van Avermaet o il Kwiatkowski, i campioni abituati a giocarsi le grandi classiche. E allora i ruoli dovranno prevedere una squadra pronta a giocarsi ogni opportunità sfruttando le occasioni che potrà offrire la corsa. È certo che Viviani sarà il corridore protetto in caso di volata, se il veronese dovesse riuscire a superare tutti i passaggi sulla salita. Bennati sarà il capitano in corsa, l’uomo guida per la sua esperienza e freddezza. Puccio e De Marchi dovrebbero essere i primi ad entrare in azione, gli uomini di fatica per controllare le fasi iniziali e centrali. Ma il ruolo chiave per una nazionale con queste caratteristiche si preannuncia quello che dovranno ricoprire tutti gli altri corridori, da Trentin a Colbrelli, Moscon, Bettiol e Ulissi, tutti pronti a inserirsi nelle azioni che si svilupperanno negli ultimi giri.