Il 18 settembre scorso sono state finalmente presentate le prime tappe del Giro d'Italia 2018. La grande novità, è che la Corsa Rosa prenderà il via da... Gerusalemme! Nella storica città, considerata sacra da tutte e tre le tre grandi religioni monoteiste. Si correrà una cronometro di dieci chilometri, poi altre due tappe prima del ritorno sul suolo italiano.

Non è la prima volta che il Giro prende il via al di fuori dall'Italia, ma di certo è la prima in assoluto al di fuori dall'Europa.

Il grande Gino Bartali, Giusto tra le Nazioni

La scelta di Gerusalemme rende omaggio a Gino Bartali, leggendario campione che il Giro lo vinse per tre volte e fu protagonista di epiche sfide con Fausto Coppi.

Bartali è stato inserito tra i “Giusti”, nel Giardino del Mausoleo della Memoria, per il suo contributo alla salvezza di molti ebrei durante la persecuzione nazista. Il “Ginettaccio” fu infatti parte di una rete di salvataggio, accettando l'incarico di trasportare documenti ben celati nella sua bicicletta, visto che poteva muoversi con una certa libertà, con la “scusa”di doversi allenare. Così, rischiando la sua vita, contribuì a salvare quella di centinaia di ebrei. Un eroe sportivo, storico, umano. Un esempio per tutti.

Tante salite per Nibali e Aru

Per quanto riguarda le tappe successive, le indiscrezioni parlano di un percorso ricco di salite famose, che ci auguriamo possano vedere come protagonisti i corridori di casa nostra.

In particolare Vincenzo Nibali: già che è salito per dieci volte sul podio di una grande corsa a tappe, non dispiacerebbe affatto raggiungesse quota undici (e poi dodici, e tredici...). E che dire di Fabio Aru, che ogni volta che la strada sale è sempre pronto ad attaccare?

Sono stati quindi fatti i nomi di Sappada e della salita dello Zoncolan, che consacrò il corridore trentino Gilberto Simoni. Tra l'altro lo Zoncolan sarà da scalare per due volte nella stessa tappa, da due versanti diversi: fa paura solo a pensarci! Si è parlato inoltre delle Tre Cime di Lavaredo, vetta sempre conquistata da scalatori di grande fama, come il colombiano Luis Herrera nel 1989; e poi del Colle delle Finestre e del Sestriere, una delle salite più antiche del Giro d'Italia.

Nello spazio tra una tappa di montagna e l'altra dovrebbe essere collocata una cronometro di una trentina di chilometri, tanto per non farsi mancare nulla e rendere il percorso più completo.

Restiamo quindi in attesa di conferme, ma di certo lo spettacolo sarà garantito.