La stagione dei motori si apre sul circuito Speedway, in Florida, con il lungo weekend della 24 Ore di Daytona, primo appuntamento valido per il campionato IMSA WeatherTech Sports Car Championship: inizio gara sabato 27 alle 20.40 orario italiano (le ore 14.40 locali), fine gara previsto esattamente allo stesso orario del giorno dopo. Giunta alla 56esima edizione la storica corsa di Daytona Beach è uno degli eventi automobilistici più seguiti negli Stati Uniti ed entrare nell'atmosfera che si respira durante la gara vuol dire entrare nel cuore pulsante dell'America automobilistica.

La 24 Ore di Daytona potrà essere seguita in diretta streaming su IMSA.com (il sito della federazione nordamericana di endurance) e su RadioLeMans.com (servizio radiofonico originariamente ideato per la corsa francese di cui porta il nome).

Daytona 24, sul circuito Speedway una corsa storica

Ispirata alla 24 Ore di Le Mans, a differenza delle leggendaria corsa francese la 24 Ore di Daytona viene però interamente disputata lungo il circuito chiuso dello spettacolare International Speedway, un tracciato lungo 4 km con quattro curve paraboliche altamente adrenaliniche.

Dal 1992 ufficialmente Rolex 24 at Daytona, la corsa si disputa dal 1966 per vetture sport-prototipo e Gran Turismo. A rendere celebre la corsa hanno contribuito anche i numerosi personaggi famosi della Formula 1 che vi hanno partecipato nel corso delle edizioni, cosa che accadrà anche quest’anno con la presenza di Fernando Alonso.

Entusiasta del primo contatto con l’autodromo della Florida, parlando con ‘Marca’ il pilota spagnolo si è detto “impressionato dal circuito, simile a Indianapolis’. E di avere l’impressione di essere in un “evento di motorsport davvero iconico”.

Sarà assaggio di F1 con Fernando Alonso

A bordo di una Ligier JS P217 (team United Autosports) con Lando Norris, campione dell’Euro F3 e terzo pilota McLaren, e Phil Hanson, Fernando Alonso punta ai primi posti, ma in realtà al pilota spagnolo Daytona servirà come preparazione al vero obiettivo del due volte campione del mondo di F1, e cioè la 24 Ore di Le Mans, tappa imprescindibile per il sogno Tripla Corona.

Il riconoscimento non ufficiale ma prestigiosissimo assegnato al pilota che nella carriera ha vinto il campionato del mondo di Formula 1 (o il GP di Monaco), la 500 Miglia di Indianapolis e appunto la 24 Ore di Le Mans.

Impresa riuscita unicamente a Graham Hill nel 1966. Mentre a due delle tre gare da vincere per la Triple Crown si sono fermati campionissimi del calibro di Tazio Nuvolari, Jim Clark, Mario Andretti, Emerson Fittipaldi e Jacques Villeneuve.