La stagione di Katie Compton, la ciclocrossista americana vice campionessa del mondo, è finita in modo traumatico a causa di un incidente che non mancherà di far discutere. Durante la tappa finale del Trofeo DVV, in Belgio, la Compton è rimasta coinvolta in una caduta che le ha procurato una ferita particolarmente seria. A causarla è stato il disco di un freno. La Compton ha però stoicamente ripreso e concluso la corsa, arrivando al settimo posto e difendendo la sua leadership nella classifica generale del Trofeo DVV, una delle maggiori challenge del ciclocross mondiale.

Caduta al primo giro

Reduce dall’argento ai Mondiali di ciclocross della scorsa settimana a Valkenburg, l’americana Katie Compton era impegnata in questo weekend nell’ultima tappa del Trofeo DVV. Campo di gara era il Kravatencross di Lille, in Belgio. La Compton è però incappata in un incidente nelle convulse fasi iniziali, come ha spiegato il marito dell’atleta statunitense su Twitter con un post dai toni accesi verso le avversarie. “Cosa succede quando due atlete prendono decisioni sbagliate e non possono essere pazienti al primo giro coinvolgendo Katie in un incidente? Il rotore del disco l’ha tagliata fino all’osso, non è un modo felice per concludere una grande stagione” ha scritto Mark Legg, marito della campionessa americana aggiungendo anche un’immagine particolarmente forte della ferita che il disco del freno ha provocato sul ginocchio della moglie.

Freni a disco: si o no?

L’utilizzo dei freni a disco nel mondo del ciclocross è ormai completamente assimilato, visto che già dal 2010 gli atleti hanno iniziato ad usarli e che i rischi in questa disciplina, come le cadute di massa, sono decisamente più limitati rispetto a quelli riscontrati nel Ciclismo su strada.

Questo incidente non potrà però non rinfocolare le discussioni e i dubbi sull’uso dei freni a disco anche da parte degli stradisti. In questi anni di sperimentazioni si sono già verificati diversi incidenti, come quello di Ventoso alla Roubaix di due anni fa e quello ad Owain Doull all’inizio della scorsa stagione. I corridori hanno da tempo richiesto l’utilizzo di coperture per i dischi dei freni e l’adozione di un’unica tipologia di freni per tutto il gruppo, evitando così il rischio di avere degli spazi di decelerazione completamente diversi che porterebbero a dei pericolosi tamponamenti. Per l’uso dei freni a disco nel ciclismo su strada resta critico anche il momento della foratura, con possibili perdite di tempo decisive nel cambio della ruota.