Per la terza volta, Peter Sagan ha messo la sua firma sulla Gand-Wevelgem. L'iridato della Bora-Hansgrohe ha avuto ragione di un gruppetto selezionato dall'ultimo passaggio sul Kemmelberg, battendo in volata Elia Viviani e Arnaud Demare. Sagan ha così interrotto una sequenza di piazzamenti e risultati poco lusinghieri che cominciava a farsi lunga per un fuoriclasse come lui, abituato a vincere una corsa dietro l'altra. Il campione slovacco ha risposto, in questo modo, ad alcune critiche e a qualche dubbio che cominciavano a farsi largo nei suoi confronti.
Sagan, terza volta alla Gand-Wevelgem
Peter Sagan, fin qui, era stato protagonista di un inizio di stagione buono, ma meno vincente del solito. Il fuoriclasse slovacco aveva vinto solo una tappa del Tour Down Under in gennaio, per poi deludere alla Strade Bianche e mancare il successo alla Tirreno-Adriatico, dove pure aveva conquistato tre secondi posti. La Milano-Sanremo e l'esordio alle classiche del nord erano stati sottotono, e la prova incolore di Harelbeke aveva già suscitato qualche critica.
Alla Gand-Wevelgem di ieri, però, il campione del mondo ha messo tutti a tacere. Sagan si è fatto trovare pronto quando la corsa ha prodotto la selezione decisiva, dopo aver affrontato per l'ultima volta il Kemmelberg.
Davanti sono rimasti poco più di venti corridori, con tanti uomini veloci e una netta supremazia della Quickstep. Lo squadrone belga ha però corso in maniera molto più conservativa rispetto ad Harelbeke per favorire lo sprint di Elia Viviani, che nel finale ha però perso il confronto con Sagan.
Il campione della Bora ha così risposto con i fatti alle critiche, dichiarando di non aver fatto caso agli attacchi dei giornalisti e di non aver sentito la pressione. "Non guardo le critiche e non leggo i giornali. Perché dovrei leggerli? Se sei bravo, ok, se non vai bene hai sempre dei critici, ma è la mia vita, non quella dei giornalisti", è stata la replica di Peter Sagan nel dopo-corsa, raccolta in un'intervista a "Cycling Weekly".
Giornataccia ad Harelbeke
Sagan ha poi spiegato che la prestazione anonima del Gp E3 di Harelbeke è stata dovuta ad una giornataccia legata probabilmente allo stacco post-Sanremo, aggiungendo che non ci sono preoccupazioni sul suo stato di salute e sulla condizione atletica. "Ho passato molte volte una giornataccia come quella di Harelbeke. Dopo la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo mi sono riposato un po'", ha raccontato il fuoriclasse slovacco.
"Sono andato ad Harelbeke concentrato, ma non al 100%. Mi è successo altre volte di non sentirmi bene ad Harelbeke e di stare molto meglio alla Gand-Wevelgem", ha aggiunto Sagan, che non sarà presente alla Dwars door Vlaanderen di mercoledì 28. Il campione del mondo trascorrerà questa settimana a Monaco per allenarsi, e tornerà a correre domenica 1° aprile al Giro delle Fiandre.