Nel passaggio dal pavè alle Ardenne, la stagione di classiche del grande ciclismo ha fatto tappa alla Freccia del Brabante, corsa vinta un anno fa da Sonny Colbrelli. Il Team Bahrein Merida del corridore bresciano ha fatto a lungo il lavoro sporco per tenere unita la corsa in attesa del finale, ma poi non ha potuto opporsi all’assolo vincente di Tim Wellens. Il belga si è inserito prima in un gruppetto in cui era presente anche Gasparotto e poi se ne è andato di forza negli ultimi 8 chilometri.

Brabante, sette in fuga

Con il suo percorso caratterizzato da qualche tratto di pavè molto pedalabile e dai continui saliscendi, la Freccia del Brabante è una sorta di passaggio di consegne tra la prima e la seconda parte delle classiche, tra pietre e Ardenne.

La corsa è iniziata con un minuto di silenzio in memoria di Michael Goolaerts, lo sfortunato corridore morto domenica alla Parigi Roubaix per un arresto cardiaco. Lo spettacolo ha poi preso il via, con anche i compagni del ragazzo belga impegnati nella corsa.

Nelle battute iniziali si è formata al comando una fuga di sette uomini: Dries De Bondt (Veranda's Willems Crelan), Calvin Watson (Aqua Blue Sport), Tyler Williams (Israel Cycling Academy), Michael Grosu (Nippo-Vini Fantini), Elmar Reinders (Roompot), Antoine Warnier (WB Aqua Protect Veranclassic) e Andrea Peron (Novo Nordisk).

Wellens, prova di forza

Il gruppo ha controllato la fuga, entrando poi nel circuito finale di 23 chilometri caratterizzato da ben quattro strappi. A circa 50 chilometri dall’arrivo Jack Haig (Mitchleton) e Tosh Van der Sande (Lotto Soudal) sono usciti dal gruppo andando a riprendere staccare tutti i fuggitivi della prima ora.

La corsa è diventata più aperta, con una lunga sequenza di scatti che però hanno finito per annullarsi a vicenda, finchè la Bahrein Merida di Colbrelli ha ripreso in mano la situazione e rimesso ordine.

Dopo un tentativo di attacco di Colbrelli un po' prematuro, il lungo lavoro della squadra mediorientale ha portato ad annullare la fuga di Haig e Van der Sande a metà dell’ultimo giro.

Subito la Lotto Soudal ha però continuato la sua strategia davvero ben disegnata mandando all’attacco Jelle Vanendert. Dietro al belga si è formato un gruppetto con anche Gasparotto (Bahrein Merida) e Verona (Mitchelton), a cui si è agganciato in extremis Tim Wellens (Lotto Soudal).

La BMC ha provato a chiudere per Dylan Teuns, rimasto sorpreso dall’attacco, ma Wellens non ha dato il tempo di reagire al gruppo perché dopo aver sfruttato il lavoro di Vanendert è partito di forza quando mancavano otto chilometri all’arrivo. Gasparotto non è riuscito a replicare alla stoccata di Wellens, che ha guadagnato secondo dopo secondo superando con grande brillantezza di ultimi strappi per andare a vincere con un dito al cielo a ricordare Goolaerts.

Dietro il gruppo è rientrato sugli altri attaccanti e la volata di Colbrelli è valsa un buon secondo posto davanti a Benoot (Lotto Soudal).