E’ superato anche lo scoglio della tappa a cronometro per la maglia rosa Simon Yates. Lo scalatore della Mitchelton Scott si è difeso alla grande nella tappa contro il tempo da Trento e Rovereto, il terreno a lui più ostico. Yates ha limitato a poco più di un minuto il passivo da Tom Dumoulin, battuto per la vittoria di tappa sia da Rohan Dennis che da Tony Martin. Froome è risalito vicinissimo al podio, ma a fare sensazione è stata soprattutto la prestazione di Fabio Aru. Ormai fuori classifica lo scalatore sardo ha sfoderato la miglior prova a cronometro della carriera, riuscendo a tenere il passo degli specialisti della disciplina.

Dennis, prima vittoria al Giro d’Italia

La cronometro da Trento a Rovereto si è corsa su un tracciato di circa 34 km, su strade in gran parte pianeggianti e dritte, con una breve salita a pochi chilometri dal traguardo. Una crono da specialisti per il percorso, anche se con l’incognita delle tante fatiche accumulate nelle gambe in queste due settimane di corsa.

Tony Martin ha segnato un ottimo tempo tra i primi a partire ed è rimasto a lungo al comando, con altri specialisti come Van Emden e Dowsett che gli sono finiti alle spalle per una manciata di secondi. A sorpresa ad inserirsi in questo gruppo di grandi passisti è arrivato Fabio Aru. In grande difficoltà in tutte le tappe di montagna, vicino al ritiro domenica scorsa a Sappada, lo scalatore sardo ha tirato fuori da chissà dove una prova eccezionale, la miglior crono della carriera.

Probabilmente liberato a livello mentale dopo aver mollato la classifica, Aru ha segnato il sesto tempo finale ad appena 37’’ da Rohan Dennis che ha segnato così la sua prima vittoria di tappa al Giro d’Italia.

Dumoulin non sfonda

La corsa tra gli uomini di alta classifica ha trovato un Simon Yates in grado di difendere con sicurezza la sua maglia rosa, in quella che doveva essere la giornata dell'assalto di Dumoulin.

Il campione olandese ha pedalato bene, è andato in crescendo lungo il percorso, ma non ha dato quell’impressione di potenza che lasciava un anno fa sulle strade del Giro. Dumoulin si è fermato a 22’’ dal tempo di Dennis, un distacco accumulato quasi interamente nel primo settore di gara. Yates ha pedalato in agilità sfruttando la sua grande condizione per limitare a 1’15’’ il passivo da Dumoulin, un risultato eccellente per la maglia rosa che ha così respinto il tentativo di rimonta dell'avversario.

Buona è stata la crono di Chris Froome, a 35’’, mentre come previsto ha fatto un po’ fatica Pozzovivo, a 2’20’’. Lo scalatore lucano si è comunque salvato, anche grazie alla prova disastrosa di Thibaut Pinot, finito a 3’19’’, un distacco che potrebbe pesare in maniera decisiva nella sua corsa al podio. Pesanti ma attesi sono stati i distacchi di Lopez e Carapaz, sul filo dei tre minuti.

Con questi risultati la classifica vede ancora al comando Simon Yates, con un vantaggio di 56’’ su Tom Dumoulin. Pozzovivo è terzo a 3’11’’, con Froome che si rifà sotto per la corsa al podio a 3’50’’.