Venerdì 15 giugno 2018 potrebbe essere una data cruciale per l'atteso combattimento, ancora virtuale, tra Anthony Joshua e Deontay Wilder che porterebbe all'unificazione del titolo mondiale dei pesi massimi. Entro la data citata, infatti, il co-manager di Wilder, Shelly Finkel, attende l'invio di un contratto dalla 'Matchroom', l'agenzia che cura gli interessi di Joshua, con tutti i dettagli logistici ed economici. Finkel lo ha confermato nel corso di un'intervista concessa al portale World Boxing News. Il match, in base a quanto concordato, dovrebbe svolgersi entro la fine dell'anno e ciò in parte contrasta con quanto reso noto da Eddie Hearn (promoter di Joshua) pochi giorni addietro.

Secondo il noto manager britannico, infatti, la data più probabile per il nuovo 'combattimento del secolo' è febbraio 2019. In realtà lo stesso Hearn non ha escluso la possibilità che il combattimento si possa fare a dicembre. Tutto dipende da ciò che deciderà la WBA che potrebbe imporre a Joshua la difesa obbligatoria contro lo sfidante ufficiale, Alexander Povetkin. Ma è anche vero che i match per la riunificazione hanno quasi sempre la priorità.

Wilder ha accettato di combattere nel Regno Unito

Lo scorso 11 giugno, Deontay Wilder aveva inserito in post inequivocabile sul proprio account Twitter. "L'offerta di 50 milioni di dollari per lui (Joshua, ndr) è ancora disponibile. Oggi ho persino acconsentito alla loro offerta di combattere contro Joshua nel Regno Unito.

Se lui preferisce combattere nel Regno Unito, la palla è nel loro campo. Sta a loro scegliere".

"La questione è semplice - ha detto Finkel a WBN - ed è che Deontay Wilder ha accettato i termini del team di Anthony Joshua".

Termini che indicano nel Regno Unito (probabilmente allo stadio di Wembley, ma per il momento sono solo indiscrezioni) la sede del combattimento entro la fine del 2018, ma ci sarebbe la clausola per un'eventuale rivincita da disputare negli Stati Uniti nel 2019. "Wilder ha accettato di combattere nel Regno Unito, ma se per caso Joshua cambia idea e vuole combattere negli Stati Uniti, allora la nostra prima offerta di 50 milioni di dollari è ancora valida.

Nel momento in cui Deontay ha detto pubblicamente di aver accettato l'offerta - ha aggiunto Finkel - abbiamo richiesto un contratto da Barry ed Eddie Hearn e ci è stato detto che lo avremo entro venerdì, dunque lo stiamo aspettando. Siamo fiduciosi che tutto si tradurrà in questo combattimento, perché è il combattimento che vogliamo e che vogliono tutti i tifosi". Shelly Finkel chiude con una provocazione: "Scopriremo presto se anche il team di Joshua lo vuole".