Giuseppe Marchese fino all'età di quattordici anni camminava e giocava a calcetto. Sei anni fa ha iniziato ad avvertire dei dolori alla schiena. Così, insieme alla sua famiglia è andato a fare le prime visite e i primi esami in ospedale. Fin da subito si è capito che la situazione del giovane non era semplice. A quei dolori, i medici hanno associato anche una possibile lisi istmica di 15', una patologia congenita che con il tempo avrebbe anche potuto evolversi fino allo scivolamento delle vertebre. Trascorsi due anni dai primi risultati il ragazzo si è sottoposto al primo intervento.
"La possibilità di non poter più correre per i campi di calcio - ricorda ancora Giuseppe - diventa giorno dopo giorno sempre più concreta. Abbattersi o piangersi addosso? No". Giuseppe è volato a Bologna per cercare una cura. "L'intervento in Emilia - spiega - conferma il problema diagnosticato due anni prima: lisi istmica di 15'. Con il passare del tempo inizio a perdere la mobilità dell'arto inferiore e così via nei mesi successivi. Dopo ulteriori controlli - aggiunge - mi viene definitivamente diagnosticata una patologia degenerativa, chiamata aracnoidite cronica. Neanche il secondo intervento, quello del 2016, effettuato due anni dopo migliora la situazione: la patologia purtroppo era maggiormente degenerata".
Visto ciò, Giuseppe non si è arreso e ha deciso di continuare la riabilitazione in vari centri fino ad arrivare a Villa delle ginestre, dove eseguiva sedute di riabilitazione e sedute sportive.
Le sedute sportive e la passione per il tennistavolo
Tra le sedute che sono state proposte al giovane c'era anche il tennistavolo. Così, iniziò i primi allenamenti nel mese di maggio e per pura casualità ha avuto la grande opportunità di poter subito gareggiare il 28 maggio di quell'anno (2016), in una gara a scopo promozionale nella quale si è classificato terzo.
Nel corso dei mesi, il tennistavolo per Giuseppe si è trasformato da seduta riabilitativa a vero e proprio sport. Così ha proseguito con altre sedute di allenamento in vista della nuova stagione che gli si poneva davanti. Il 21 e il 22 ottobre dello stesso anno ha partecipato ai primi tornei regionali e nazionali, svolti al palazzetto dello sport di Santa Venerina.
Nonostante in queste gare si fosse confrontato con atleti molto più allenati ed esperti di lui, è riuscito ad ottenere una vittoria nella categoria regionale giovanile, aggiudicandosi il primo gradino del podio. In seguito, sia a livello regionale che nazionale, ha conquistato il terzo posto nella categoria esordienti, concludendo il suo secondo torneo con tre medaglie. A queste vittorie si è aggiunta: la conquista di un secondo posto nella categoria esordienti, un primo posto nella categoria giovanile a Santa Venerina, un terzo posto nella categoria juniores contro atleti normodotati, un primo posto nella categoria giovanile e un terzo posto nel torno open di classe 1/5.
La nuova avventura nell'Asd Himera G. Randazzo
Nel 2017 Giuseppe si è allenato sporadicamente perchè doveva affrontare gli esami di maturità. Nonostante ciò, pur non partecipando alla finale regionale, è stato premiato campione giovanile regionale ed è arrivato terzo nella categoria esordienti regionali. Dopo la maturità decide di cambiare società, approdando in una squadra del nord Italia. Il ragazzo continua ad allenarsi finché arriva nell'Asd Himera "G. Randazzo" del presidente Antonino Militello. "I componenti della società mi hanno accolto subito con grande calore - ricorda Giuseppe - pur non facendo parte della società poiché erano a conoscenza del mio futuro trasferimento". Inizia ad allenarsi duramente con il tecnico Alessandro Febbraro, con il quale ha avuto una crescita esponenziale a livello tecnico.
Infatti, nel mese di dicembre, nel torneo nazionale di Verona si classifico terzo nella categoria giovanili e terzo nella categoria esordienti. Col trascorrere del tempo, però, cresce sempre più il legame con tutta la società dell'Himera Randazzo e i suoi componenti. "Quindi, faccio una scelta, quella di rimanere in quel fantastico gruppo di giovani atleti termitani che definire incredibili è dir poco", ha commenta il giovane. Conclude la stagione proprio con i suoi primi campionati italiani paralimpici, nei quali ha superato un girone di ferro della sua categoria, la classe 5 (le classi sono indicative delle varie disabilità degli atleti e vanno dalla classe 1 alla classe 11), classificandosi terzo sul gradino del podio e conquistando il secondo posto nella categoria giovanili classe 1/5.
Con la fine di questi campionati italiani paralimpici si svincola con la società del nord con cui si era iscritto e dal primo luglio farà parte ufficialmente dell'Himera Randazzo. "Ringrazio tutti, a partire dal presidente Antonio Militello per poi continuare con il tecnico Alessandro Febbraro, tutti i giovani atleti, le loro rispettive famiglie e tutti gli altri componenti di questa splendida società - ha aggiunto Giuseppe - Da questa mia esperienza ho tratto la conclusione che lo sport aiuta molto, a partire dai giovanissimi atleti normodotati fino ad atleti con disabilità. Il tennistavolo è uno splendido sport e spero che con il passare del tempo molti più atleti di qualsiasi categoria possano approcciarsi a questa disciplina".
Il ragazzo ha lanciato anche un appello alle istituzioni termitane: "Che possano aiutarci a trovare una struttura maggiormente adeguata per il bisogno di noi atleti giovani per poter crescere sempre di più visto che tra le fila della nostra società milita una giovanissima atleta facente parte della nazionale italiana minicadet, Giulia Palmisano. Insieme a lei ci sono anche tanti altri ragazzi e ragazze che militano in serie alte come la C2 e la D1. Spero - ha concluso - che questo appello venga ascoltato per poter crescere sempre di più e puntare sempre più in alto".
Dichiarazione del presidente dell'Asd Himera G. Randazzo, Nino Militello
E' appena trascorsa poco più di una settimana dalle ultime emozioni vissute in occasione dei concentramenti del campionato di serie C2, che ci ritroviamo a gioire per l'impresa sportiva di un giovane ragazzo che, pur non facendo ancora parte della nostra associazione (ma lo sarà tra pochi giorni, a partire dalla prossima stagione agonistica che sta per iniziare) è entrato già da tempo nei nostri cuori, non solo per la sua bravura, la sua grinta e la sua determinazione, ma anche e soprattutto per la sua simpatia e solarità.
Due medaglie, una d'argento e una di bronzo nelle categorie giovanile e assoluto classe 1-5, ai campionati italiani paralimpici conclusi domenica a Lignano Sbbiadoro. Sono il bottino di tre faticosi giorni di gara che lo hanno visto confrontarsi da protagonista con i migliori atleti paralimpici italiani della sua categoria e il risultato di un continuo e duro lavoro fatto in palestra con il nostro bravissimo allenatore Alessandro Febbraro, che da tempo già lo prepara e che gli è stato sempre vicino, con i suoi preziosissimi consigli, in tutti questi giorni di gare. Bravo Giuseppe, sono certo che insieme faremo grandi cose. Divertiamoci tanto. Benvenuto tra noi, benvenuto nell'Asd Tennistavolo Himera G.
Randazzo!
Avvio del settore paralimpico dell'Asd Tennistavolo Himera "G. Randazzo"
L'Asd Tennistavolo Himera G. Randazzo è da alcuni anni impegnata in un progetto sportivo che ha come finalità la promozione e la diffusione del tennistavolo (ping pong) sia come mezzo di aggregazione sociale, che per incentivare la pratica sportiva sotto l'aspetto ludico-motorio e, per coloro che hanno attitudini di tipo fisico e mentale, sotto l'aspetto agonistico. Tale progetto ha portato nel volgere di pochissimi anni alla formazione di un gruppo di giovanissimi pongisti che ormai da tempo si mettono continuamente in evidenza con la conquista di svariati titoli provinciali, regionali e nazionali, nelle varie manifestazioni (tornei e campionati federali) per il loro elevato livello tecnico raggiunto ma, anche e soprattutto, per il loro spirito sportivo e la loro correttezza,.
Adesso, dopo diversi anni di esperienza organizzativa e il recente inserimento nel gruppo di un giovane e bravissimo atleta diversamente abile, Giuseppe Marchese, l'associazione ha pensato che i tempi siano maturi per avviare in modo strutturato e continuo il settore paralimpico, avendo in questo il pieno appoggio della Federazione. "Pertanto - ha commentato il presidente Nino Militello - cercheremo di reclutare, attraverso diversi canali, giovani con varie disabilità di tipi motorio, che vogliano, attraverso una seria e programmata attività sportiva, cimentarsi nella pratica agonistica, con l'obiettivo di provare a superare quei limiti imposti dai luoghi comuni e che spesso non trovano riscontro nella realtà del singolo individuo.
Pertanto - ha aggiunto - invitiamo tutti coloro che fossero interessati in prima persona a tale opportunità e coloro che, conoscendo persone diversamente abili, volessero segnalarcene, di telefonare al cellulare 3358199668".