Il Gran Premio d'Italia è da sempre una tappa importante e affascinante per tutte le persone che seguono il mondo delle Moto. Il circuito è semplicemente unico: basti notare il lunghissimo rettilineo della partenza, dove i piloti superano abbondantemente i 300km/h e che termina con la staccata della curva San Donato, dove le ruote delle moto sono messe a dura prova dai freni. Lo spettacolo è dato da una pista che si trova nella zona collinare fiorentina, ed è caratterizzata da molti sali-scendi, che rendono il circuito molto veloce, favorendo i motociclisti più abili e rapidi.
Come si può non parlare poi della cornice di pubblico, che non manca mai all'appuntamento sia sugli spalti, sia sulle colline, per accaparrasi il posto migliore per vedere la gara. La marea gialla di pubblico è sempre dalla parte del tifatissimo numero 46, Valentino Rossi che, da 20 anni, monopolizza il pubblico del motociclismo.
La gara
Nella griglia di partenza, in pole position troviamo proprio il Dottore, che nelle qualifiche si era distinto e si era guadagnato la prima posizione. La gara inizia con il consueto giro di warm up per scaldare le gomme. Il semaforo da rosso scatta a verde e la gara può ufficialmente partire. Lorenzo inizia con una partenza eccellente, bruciando Rossi e gli altri avversari, portandosi in prima posizione, che non verrà mai lasciata dall'inizio alla fine, poiché l'ex campione mondiale continuerà a girare con tempi strabilianti ed irraggiungibili dagli altri piloti.
E' alle sue spalle che la gara fa emozionare, perché dal secondo al sesto/settimo posto, tutti i piloti si danno battaglia per cercare di prendere più punti possibile. Col passare dei giri, Dovizioso scava un solco tra sé e gli avversari, assicurandosi il secondo posto. La battaglia più emozionate, caratterizzata da sorpassi e contro sorpassi, è quella per il terzo gradino del podio, dove Rossi riesce a spuntarla grazie alla sua esperienza.
La gara è stata molto bella e da ricordare, tranne per il campione in carica Marc Marquez, che al quinto giro dalla partenza, per via della sua solita veemenza, cade clamorosamente, perdendo il secondo posto alle spalle del ducatista e ottenendo alla fine un deludente 16esimo posto.
Il campionato
La classifica generale del mondiale vede al comando Marquez con 95 punti; al secondo posto Rossi con 72 punti; al terzo posto Vinales con 67 punti; al quarto posto Dovizioso con 66 punti; al quinto posto Zarco con 64 punti; al sesto posto Petrucci con 63 punti; al settimo posto Iannone con 60 punti e all'ottavo posto Crutchlow con 56 punti.
La caduta del pilota della Honda ha "riaperto" il campionato, dando la possibilità agli altri piloti di recuperare qualche punto, anche se la distanza è ancora molta. La vittoria di Lorenzo è stata una boccata di aria fresca, data la stagione tutt'altro che positiva, visti i numerosi problemi tecnici e di feeling con la Ducati. Con il terzo posto, Rossi ha dimostrato di non essere ancora finito a 39 anni e anche quest'anno darà il massimo per cercare di raggiungere il tanto agognato decimo titolo mondiale, che gli manca, per chiudere molto probabilmente la carriera.