Gli azzurri ci sono riusciti, dopo tanta e troppa attesa, finalmente è giunta una vittoria. L'Italia del rugby ha superato la nazionale giapponese nell'impianto sportivo del Misaki Stadium di Kobe nel secondo e ultimo test match di questo tour estivo orientale. Il successo azzurro torna dopo ben sette mesi e otto sconfitte consecutive, l'ultima proprio una settimana prima a Oita contro il Giappone stesso, finita 34 a 17 per gli asiatici. Il risultato di 25 a 22 non rispecchia in fondo quanto si è visto sul campo, il dominio azzurro non è stato scalfito fino a 20' minuti dal termine, quando la stanchezza si è iniziata a far sentire e la guardia azzurra si è abbassata.

Sul campo si è visto buon gioco, idee, velocità e un futuro che si riapre. E se ci fosse la necessità di assegnare dei voti, i migliori in campo risulterebbero Campagnaro, Minozzi e Polledri, ma la prestazione ottima è pressoché corale e un 9 dovremmo assegnare a tutti gli altri giocatori della nazionale, sebbene, come già detto, nell'ultimo quarto di gara, esattamente come sabato scorso, il calo mentale e fisico dell'Italia è molto evidente. Questo calo negli ultimi minuti porta la sfida ad essere una vera e propria gara contro il cronometro per via della ripresa giapponese e di un'Italia che non riesce a chiudersi e a gestire il vantaggio. Stavolta, però, il cronometro è a favore del tricolore e mister O'Shea può finalmente godersi la vittoria, il modo migliore per concludere una difficile stagione e già può guardare alla prossima speranzoso, che culminerà proprio col giocarsi la Coppa del Mondo.

I prossimi test

L'ambito trofeo si disputerà proprio in Giappone e raggrupperà le migliori venti nazionali da tutto il mondo. Questo test estivo, quindi, in previsione del Mondiale, si è concluso nel migliore dei modi e già O'Shea ha potuto testare due terreni di gioco in cui la nazionale potrebbe giocare un match, ma, molto di più, questi due test contro il Giappone hanno messo in tavola tutte le criticità della nazionale, ma anche i suoi punti di forza. Per O'Shea, quindi, si apre un periodo di allenamento in cui dovrà assolutamente rinforzare le debolezze per evitare di ritornare nel baratro delle sconfitte consecutive o di far del Mondiale una semplice passerella. Il Mondiale del 2019, però, non sarà l'unico banco di prova.

Già a novembre la nazionale sarà impegnata con altri test match, questa volta in preparazione del Sei Nazioni, in cui l'Italia dovrà far di tutto per evitare di prendere il "Cucchiaio di legno", premio simbolico che viene assegnato alla squadra che si classifica ultima nel torneo, premio che dal 2016 l'Italia ha vinto consecutivamente e che troppo spesso si è portata a casa.