Una vittoria di squadra concretizzata dal corridore più forte, Matteo Trentin. Così il Campionato Europeo di ciclismo su strada si è dipinto per la prima volta di azzurro. Sotto la pioggia di Glasgow la squadra diretta dal Ct Cassani ha corso in maniera impeccabile muovendo al meglio tutti i propri corridori, inserendosi con Cimolai e Trentin nella fuga che si è rivelata decisiva. Cimolai si è poi sacrificato per il compagno, che in volata ha battuto i campioni di ciclocross Van der Poel e Van Aert dopo che una caduta aveva spezzato il gruppetto dei fuggitivi.

Trentin: ‘Grande lavoro di tutta la squadra’

La corsa che ha assegnato il titolo su strada dei Campionati Europei di Ciclismo si è rivelata più selettiva del previsto. Le condizioni meteo, con tanta pioggia sulle strade di Glasgow, hanno reso molto impegnativa una gara che dal punto di vista altimetrico non proponeva particolari spunti. La composizione qualitativamente molto variegata del gruppo ha fatto ulteriore selezione, e così quando al comando si è formata una fuga di una decina di corridori con due rappresentati ciascuna per Italia, Belgio e Olanda, nessuna squadra ha trovato le energie e la determinazione per reagire.

Gli azzurri Cimolai e Trentin si sono ben disimpegnati nella fuga, con il primo a sacrificarsi per il corridore della Mitchelton, quest’anno ancora a secco di vittorie dopo due infortuni. Il drappello degli attaccanti si è spezzato per una scivolata dell’olandese Lammertink nel finale, con gli azzurri rimasti davanti. Trentin ha poi concretizzato la bella prova di tutta la squadra andando a battere nettamente in volata l’olandese Van der Poel e il belga Van Aert.

“Incredibile! Abbiamo voluto correre sempre nelle posizioni di testa, non volevamo rischiare. Così è stato, un grande lavoro di tutta la squadra” ha raccontato Trentin al sito ufficiale della Federciclismo.

‘Una corsa interpretata al meglio’

Il nuovo Campione d’Europa è poi entrato più nel dettaglio sullo svolgimento della corsa, che si è rivelata molto diversa rispetto alla gara per velocisti che in molti si attendevano.

“La corsa è stata resa più dura dal meteo, ma siamo riusciti ad interpretarla al meglio” ha spiegato Trentin, che non ha nascosto anche un pizzico di fortuna nell’episodio della caduta provocata da Lammertink e che ha sfoltito il gruppetto dei fuggitivi nel finale, togliendo di mezzo soprattutto un uomo come Albasini, oltre al secondo belga Meurisse. Così si è materializzata per gli azzurri un’improvvisa superiorità numerica con la quale è stato abbastanza semplice gestire il finale di corsa.

“C’è stato un attimo di tentennamento per la caduta. MI sono girato ed ho visto che anche Davide era rimasto in piedi. Avevamo già deciso che lui avrebbe attaccato. La caduta probabilmente ci ha un po’ favorito’ ha ammesso il neo Campione d’Europa.