L'attesa c'è, perché si tratta pur sempre di un campionato del mondo dei pesi massimi. Ma non è questo il match che gli appassionati di boxe avevano prospettato per la categoria regina, sin dallo scorso 31 marzo quando battendo ai punti Joseph Parker sul ring di Cardiff, Anthony Joshua aveva aggiunto alla sua collezione di cinture iridate anche quella versione WBO. Saranno quattro le cinture in palio domani sera allo stadio di Wembley, nel match tra Joshua ed Alexander Povetkin valido anche per i titoli Super WBA, IBF ed IBO. I tifosi avrebbero sperato che in palio ci fosse anche una quinta cintura, quella WBC attualmente detenuta da Deontay Wilder, in un match che avrebbe portato i pesi massimi ad avere quel campione indiscusso che manca dal 2000, dai tempi di Lennox Lewis.

Si dovranno accontentare di Povetkin, pur sempre un ex campione del mondo che, comunque, è nettamente sfavorito dal pronostico. Per battere Joshua, il russo avrebbe bisogno di un miracolo ed in uno sport duro e talvolta imprevedibile come il pugilato, quando accade si traduce in un colpo a freddo o una distrazione da parte del favorito. Oppure, semplicemente, in una serata storta dello stesso. Senza una di queste componenti, sarà difficile che il match prenda una piega diversa rispetto alla vittoria di Joshua al quale viene chiesto, però, uno stile molto più aggressivo rispetto alla versione più dimessa andata sul ring contro Parker. Ci piacerebbe rivedere quel guerriero capace di buttare giù un monumento come Wladimir Klitschko, assaggiare il tappeto a sua volta, rialzarsi e vincere per K.O.

Nella circostanza, AJ aveva convinto anche i più scettici riguardo al suo valore: nell'aprile del 2017 ci si trovava a Wembley, così come domani sera. La parola adesso passa al ring ed ai pugni, l'inizio del combattimento è previsto per le 23 di domani sera, 22 settembre e la diretta sarà assicurata in streaming da Dazn.

Joshua, il guerriero 'africano' che riempie gli stadi

Con buona pace di Deontay Wilder, nessun pugile al mondo oggi ha il seguito mediatico di Anthony Joshua e nessuno è in grado di riempire uno stadio fino al limite della capienza. Siamo certi che, per dimostrare di essere effettivamente il numero uno, dovrà comunque affrontare e sconfiggere il grande rivale.

Intanto questo 28enne di origine nigeriana, radici di cui va molto fiero, sarà al suo settimo combattimento valido per un titolo mondiale. La prima cintura indossata da Joshua fu quella versione IBF strappata a Charles Martin nel 2016 e difesa vittoriosamente contro Dominic Breazeale ed Eric Molina. Nell'aprile del 2017 il citato, spettacolare combattimento contro l'ex campionissimo Wladimir Klitschko al termine del quale si assicurò anche le cinture IBO e Super WBA, sei mesi dopo la difesa vittoriosa contro Carlos Takam e lo scorso 31 marzo la vittoria contro Jospeh Parker per il titolo WBO. Il suo personale è di 21 vittorie e 20 K.O, soltanto Parker è rimasto in piedi per 12 riprese dinanzi al guerriero britannico con l'Africa che scorre nel sangue, racchiusa nel cuore e tatuata sulla pelle.

Povetkin, a volte ritornano

Alexander Povetkin sarà anche sfavorito contro Joshua, ma non è certamente lo 'sparring di una notte'. Bisogna essere davvero all'asciutto di boxe per dare un simile, affrettato giudizio per un pugile che, sulla soglia dei 40 anni (li compirà il prossimo anno), torna a respirare l'aria di campionato del mondo a quasi cinque anni dal match perso contro Wladimir Klitschko a Mosca. Una carriera da professionista iniziata nel 2005 ed una lunga scalata verso i vertici internazionali, culminata con la sfida contro Ruslan Chagaev il 27 agosto del 2011, sul ring di Erfurt in Germania, valida per il titolo vacante dei pesi massimi versione WBA. La vittoria ai punti per verdetto unanime gli valse la corona mondiale che ha difeso vittoriosamente contro Cedric Boswell, Marco Huck, Hasim Rahman ed Andrzej Wawrzyk, fino al match con Klitschko che lo detronizzò battendolo ai punti il 5 ottobre del 2013.

Negli anni successivi Povetkin prosegue la sua carriera, affronta e batte avversari di buon livello come Manuel Charr, Carlos Takam e Johann Duhaupas. In mezzo c'è stata una squalifica per doping che ha rischiato di travolgerlo, ma anche la conquista del titolo internazionale WBO battendo Andriy Rudenko e del titolo intercontinentale contro Chrstian Hammer, entrambi nel 2017. Fino al combattimento contro David Price vinto per K.O lo scorso 31 marzo a Cardiff, nella stessa notte in cui Joshua ha battuto Parker, che lo ha reso lo sfidante ufficiale al titolo dei pesi massimi nel ranking WBA. Povetkin ha un personale di 34 vittorie di cui 24 prima del limite ed una sola sconfitta.