Tre conferenze o, meglio, una grande conferenza stampa itinerante in tre città. Si parte da Londra, domani 1 ottobre; poi martedì 2 a New York e, infine, mercoledì 3 a Los Angeles. Mancano due mesi esatti al combattimento dell'anno valido per il titolo mondiale WBC dei pesi massimi che Deontay Wilder dovrà difendere dall'assalto dell'ex campione del mondo, Tyson Fury. Il match si disputerà allo Staples Center di Los Angeles il prossimo 1 dicembre: a sessanta giorni dalla sfida i due pugili, entrambi eccellenti comunicatori, daranno il via ad una serie incredibile di fuochi d'artificio.

Il preludio sui rispettivi profili social è già attivo.

'Un combattimento da ricordare'

"Questa è il più grande combattimento dei pesi massimi nella storia del pugilato moderno - ha scritto Fury su Twitter - e dunque che i giochi inizino, diamo inizio alla festa". Sempre su Twitter, Wilder ha annunciato la sua partenza per Londra per la prima conferenza stampa, esaltando il valore del match del prossimo 1 dicembre e lanciando anche un messaggio piuttosto eloquente al suo avversario.

"Abbiamo la conferenza stampa domani, sono eccitato e non vedo l'ora. Sarà elettrizzante - afferma il campione del mondo, ribadendo che "due uomini, due campioni diranno a tutti ciò che stanno per fare" ed aggiungendo "quando combatto porto dolore ed eccitazione, questo è quello che accadrà l'1 dicembre allo Staples Center".

Grande pressione su Anthony Joshua

Inutile che dire che tanto Wilder quanto Fury sperano che un'eventuale vittoria si possa tradurre nel match di riunificazione per il titolo dei pesi massimi che andrebbe in scena il prossimo 13 aprile allo stadio di Wembley. Anthony Joshua ci sarà ed è evidente che i tifosi sperano in un suo confronto con il campione WBC, chiunque sia dopo l'1 dicembre.

Difficile però che si concretizzi, Eddie Hearn ha intenzione di negoziare il prossimo combattimento iridato del suo pupillo entro l'1 dicembre ed è ovvio che non ci può essere nero su bianco dinanzi ad una sfida che vede Wilder sicuramente favorito, ma contro un avversario che ha già saputo stupire il mondo non può e non deve dormire sonni tranquilli.

Comunque vada a finire il match di Los Angeles, la pressione su Joshua sarà massima ed un eventuale combattimento contro Dillian Whyte, ad oggi il favorito per affrontare AJ il 13 aprile del prossimo anno, rischia di non essere credibile. Così come sarebbe poco credibile la sfida contro il campione indiscusso ed imbattuto dei massimi leggeri, Oleksandr Usyk, nonostante il valore che tutto il mondo della boxe riconosce all'ucraino (che prima dovrà battere Tony Bellew il prossimo 10 novembre a Manchester). L'avversario di Joshua, è il parere degli addetti ai lavori, dovrebbe essere quasi obbligatoriamente il vincitore di Wilder vs Fury.

Wilder e Fury mettono tutto in gioco

Su una cosa siamo concordi con Anthony Joshua quando qualche settimana fa aveva dichiarato che "tanto Wilder quanto Fury hanno bisogno di questo combattimento".

Per lo sfidante, ancora imbattuto, è un ritorno nella boxe che conta dalla porta principale ed in pochi avrebbero previsto di rivederlo in un match di così alto livello nemmeno un anno dopo il suo ritorno sul ring. Tra l'altro lancia un segnale chiaro nei confronti di Joshua, andando a sfidare Wilder negli Stati Uniti: qualcuno l'ha definita una 'missione suicida', ma in questo momento particolare della sua carriera Fury vuole dimostrare ai critici (ed anche a sé stesso) di essere ancora in grado di competere per una cintura iridata. Quanto a Wilder, se fosse una partita a carte avrebbe appena calato l'asso. In caso di vittoria su Fury, metterebbe Joshua alle corde: sarebbe inverosimile a quel punto non negoziare il nuovo 'combattimento del secolo'.