La prima parte dei Mondiali di Ciclismo a Innsbruck, quella dedicata alle prove a cronometro, si avvia alla conclusione. Mercoledì 26 settembre il programma delle gare contro il tempo si chiude con i professionisti, impegnati su una distanza di 52.5 km. Il campione in carica Tom Dumoulin si presenta come il principale favorito, anche se Rohan Dennis è uscito bene dalla Vuelta Espana, in cui ha vinto entrambe le cronometro. L’Italia non schiererà Gianni Moscon, grande protagonista un anno fa in Norvegia, preferendo preservarlo per la corsa in linea di domenica prossima.
Mondiali a cronometro, percorso impegnativo
Come per la gara in linea di domenica 30 settembre, anche per la prova a cronometro il percorso dei Mondiali di ciclismo di Innsbruck è particolarmente esigente. La distanza è importante, 52.5 km, ma è soprattutto l’aspetto altimetrico che può fare la differenza. Dopo 30 km pianeggianti o con brevi saliscendi i corridori dovranno affrontare la salita verso Gnadenwald. Si tratta di un’ascesa impegnativa, 5 km al 7% di pendenza media, che dovrà chiamare i corridori ad una oculata gestione delle forze. Dopo aver scollinato ci sarà una discesa e poi ancora una decina di km di saliscendi che potrebbero essere decisivi. Chi avrà superato bene la salita potrà ancora spingere in quest’ultima parte e guadagnare non poco sugli avversari.
Il favorito numero uno è il campione in carica Tom Dumoulin. Dopo il Tour il corridore olandese ha gareggiato solo al Giro di Germania, dove è apparso ancora brillante, e poi alla cronosquadre di domenica. In questo periodo Dumoulin non ha staccato, ma si è allenato in altura per prepararsi alla difesa del titolo e tutti si aspettano di trovarlo ancora in buona forma.
Il suo avversario principale sarà Rohan Dennis, l’australiano che ha vinto le due crono della Vuelta Espana. La corsa alla maglia iridata sembra una partita privata tra l’olandese e l’australiano, con una manciata di altri corridori a caccia del terzo gradino del podio. Tra questi spiccano il belga Victor Campenaerts, lo spagnolo Jonathan Castroviejo, il bielorusso Vasil Kiriyenka, lo svizzero Stefan Kung, il polacco Michal Kwiatkowski.
Ci sarà anche Tony Martin, quattro volte iridato della specialità, ma dopo l’infortunio patito al Tour de France il corridore tedesco non appare in grande condizione. Per l’Italia saranno in corsa Fabio Felline e Alessandro De Marchi, due atleti in buona forma ma che non sono tra i big della specialità. Un piazzamento nella top ten sarebbe per loro già un risultato di prestigio.
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— Alessandro Cheti (@girociclismo) 25 settembre 2018
Dumoulin: ‘Tutto è possibile in un Mondiale’
Tom Dumoulin non si è nascosto alla vigilia del tentativo di difesa della maglia iridata conquistata un anno fa a Bergen. “Sulla carta sarà una battaglia tra me e Rohan Dennis, ma tutto è possibile in un Mondiale”, ha spiegato il corridore olandese al giornale Het Nieuwsblad.
“Ricordo ancora i Mondiali di Richmond. Tutti dicevano che Dumoulin, Martin e Dennis sarebbero saliti sul podio, bisognava solo decidere l’ordine. Alla fine nessuno di noi ha preso una medaglia”, ha ricordato il campione in carica.
Dumoulin si è preparato in questo periodo in Italia, allenandosi in altura a Livigno e dintorni insieme anche alla connazionale Annemiek Van Vleuten. “Non è semplicemente stata alla mia ruota, può andare molto forte, soprattutto in salita. Potrebbe facilmente fare delle sessioni di sei ore”, ha spiegato Dumoulin a proposito della collega. La Van Vleuten era chiamata oggi alla difesa del titolo a cronometro conquistato un anno fa e non ha fallito, staccando le connazionali Van der Breggen e Van Dijk.
Ora sarà la volta di Dumoulin: l’appuntamento è per domani, mercoledì 26 settembre, con diretta tv su Rai Sport e Eurosport a partire dalle 13.50.
Il primo a partire sarà Wilco Kelderman alle 14.10, l'ultimo sarà Dumoulin alle 15.40.