La finale del singolo femminile degli Us Open 2018 è stata vinta da Osaka Naomi, una new entry giapponese con un po' di sangue haitiano, che ha sconfitto in due set l'ex n.1 al mondo Serena Williams, divenendo così la prima tennista giapponese a vincere una finale di un grande slam. Ma a rubarle la scena è stata proprio la pantera del Tennis che non ha risparmiato insulti al giudice di sedia, danneggiandosi da sola.

Serena Williams vs il giudice Ramos, il video dello scontro verbale

La finale femminile degli Us Open 2018 non è andata come tutti volevano e pensavano: Serena WIlliams si è trovata di fronte un'avversaria molto giovane (Osaka ha 16 anni in meno rispetto a Serena) e determinata che con estrema convinzione e concentrazione ha colpito colpo dopo colpo, regalando pochissimi errori gratuiti all'americana.

Il primo set vola via facilmente a favore della nipponica, ma è nel secondo che il match prende una brutta piega.

Il giudice di sedia, il sig. Ramos, vede un tentativo di coaching da parte dell'allenatore della Williams: nonostante Serena si giustifichi dicendo che non ha visto il suggerimento del suo coach e che soprattutto è disposta a perdere piuttosto che ricorrere a questi mezzucci, l'arbitro la ammonisce. Già questo piccolo warning la innervosisce: si procede, ma Serena sbaglia tanto, mentre Osaka continua colpire forte. E' in quel momento che Serena perde la testa: prima sbatte forte la racchetta sul campo, deformandola, poi si siede e continua a lamentarsi del primo warning, lasciandosi scappare anche qualche parolaccia.

Ed è per questo che l'arbitro le dà un punto di svantaggio (uno 0-15 a favore della Osaka). Si continua tra doppi falli di Serena e punti vincenti della giapponese che, per fortuna, non si fa distrarre dalla situazione che si sta creando e ad una sosta Serena si lascia andare ad insulti nei confronti del giudice Ramos: "Sei un ladro", "Non arbitrerai mai più una mia partita", "Mi devi delle scuse".

A queste offese Ramos applica il regolamento: questa volta a Serena viene inferto un game di penalizzazione (la Osaka si porta sul 5-3). Ed in questo momento che Serena chiama il supervisor, piange, continua a puntare il dito verso l'arbitro, accusandolo di comportarsi così solo perchè " sono una donna". La partita si conclude finalmente con la vittoria di Naomi Osaka che vince quella che era la sua prima finale, ma finisce per essere messa in secondo piano a causa dell'exploit di Serena che non ha sicuramente fatto una bella figura.

Così come non l'ha fatta il pubblico statunitense che, anche durante la cerimonia di premiazione, ha fischiato fortemente, lasciando alla giapponese un brutto ricordo di una finale che, al contrario, sarebbe dovuta essere il giorno più bello della sua vita di tennista.