Dopo la deludente prestazione al Mondiale vinto dal trentottenne corridore spagnolo Alejandro Valverde, bravo ad arrivare nel gruppetto dei migliori su uno dei tracciati più duri della storia iridata e poi a regolare allo sprint Romain Bardet, Michael Woods e Tom Dumoulin, Vincenzo Nibali è tornato a parlare del proprio futuro e dei programmi che ha in mente per le prossime stagioni agonistiche.
Una stagione compromessa
Quella di Vincenzo è stata una stagione sfortunata, che era iniziata nel migliore dei modi con la bellissima vittoria nella Milano-Sanremo, ma è stata di fatto rovinata dal drammatico investimento di cui è stato vittima il campione siciliano al Tour de France: l'incidente avvenuto lungo la scalata dell'Alpe d'Huez ha causato a Nibali danni fisici notevoli e inoltre lo ha praticamente costretto a ricominciare la propria preparazione da zero, vanificando una stagione che inizialmente vedeva proprio il Campionato del Mondo tra gli obiettivi principali.
Il finale di stagione del capitano della Bahrain-Merida prevede quindi, a questo punto, il Giro dell’Emilia, corsa nella quale lo “Squalo” l'anno scorso fu secondo, che si disputerà sabato; la Tre Valli Varesine, che si correrà martedì 9 ottobre, con un interessante strappo al 12% a poca distanza dal traguardo; infine sabato 13 ottobre il Giro di Lombardia, l'ultima grande classica del calendario ciclistico internazionale, che ha visto Vincenzo Nibali vincitore già nel 2015 e nel 2017.
Il Giro d'Italia 2019 e gli altri obiettivi futuri
Per quanto riguarda la prossima stagione, invece, Nibali è intenzionato a ritornare al Giro d'Italia, nel tentativo di centrare il terzo successo, dopo quelli del 2013 e del 2016, e dopo essere finito altre tre volte sul podio, nel 2010, nel 2011 e nel 2017: se riuscisse ad ottenere la sua terza affermazione personale Vincenzo raggiungerebbe, nella classifica delle vittorie alla corsa rosa, grandissimi corridori del calibro di Gino Bartali e Felice Gimondi.
Il prossimo appuntamento iridato per Nibali, invece, potrebbe esser quello del 2020, che si disputerà in Svizzera, in quanto dalle anticipazioni dovrebbe prevedere un tracciato di difficoltà altimetrica paragonabile a quello di quest'anno di Innsbruck, mentre quello di Yorkshire 2019 sarà meno impegnativo e quindi più adatto a corridori veloci, come Peter Sagan o il nostro Elia Viviani.