La riforma del ciclismo professionistico che nascerà nel 2020 promette diverse novità anche sul calendario delle corse più importanti. Un tema molto dibattuto e che finora non ha trovato una soluzione è quello della sovrapposizione di alcune gare di livello World Tour. Un esempio lampante è quello tra Parigi Nizza e Tirreno Adriatico, o quello tra la Vuelta Espana e le due corse in linea che si svolgono in Canada. Negli ultimi anni la promozione nel calendario maggiore di una corsa emergente e commercialmente strategica come il Giro di California ha portato ad un caso ancora più clamoroso.

La corsa americana è stata, infatti, posizionata in contemporanea al Giro d’Italia, togliendo la possibilità alla corsa rosa di attrarre alcuni big.

Lappartient: ‘Lavoriamo perché non accada più’

In questa stagione 2018 il Giro d’Italia è iniziato il 4 maggio per concludersi il 27. Mentre in Italia si correva la seconda settimana della corsa, oltreoceano andava in scena un altro appuntamento del World Tour, il Giro di California, in programma dal 13 al 19 maggio.

Pur senza grande storia la corsa americana ha richiamato tantissimi campioni, da Peter Sagan a Egan Bernal passando per Kittel, Cavendish, Gaviria e Kristoff. Per molte squadre il Giro di California rappresenta un appuntamento chiave per motivi commerciali e quindi non è raro che questa corsa finisca per essere privilegiata rispetto ad una ben più prestigiosa e leggendaria come il Giro d’Italia.

Nella prossima stagione tutto resterà invariato, ma con la riforma del Ciclismo che entrerà in vigore pienamente nel 2020 questa sovrapposizione sarà risolta.

“Stiamo lavorando in modo che non accada più” ha assicurato il presidente dell’Uci David Lappartient.

Il Giro posticipato

L’idea del presidente Lappartient è quella di far disputare il Giro di California prima dell’inizio del Giro d’Italia, in modo da permettere ai corridori interessati di prendere parte ad entrambi. “Ho già incontrato RCS Sport e a dicembre incontrerò gli organizzatori americani” ha dichiarato il dirigente francese.

“Per il 2020 il piano è di posticipare di una settimana il Giro d’Italia, dal 16 maggio al 7 giugno, e di portare il Giro di California una settimana prima, dal 3 al 9 maggio” ha spiegato Lappartient.

Il presidente dell’Uci ha anche annunciato che da marzo inizieranno i test per trovare il tramadolo, un oppioide finora non considerato doping ma che i dati della Wada, che sta monitorando questo farmaco, hanno riscontrato nel 4.4% dei controlli effettuati sui corridori professionisti.

L’uso del tramadolo può essere molto pericoloso nel ciclismo, portando a incidenti e cadute, e per questo Lappartient ha deciso di stringere i tempi ed anticipare la Wada. “Sarà vietato dalle nostre regole, entrerà in vigore non da gennaio, ma credo da marzo perché ci sono degli aspetti da esaminare con la commissione medica” ha annunciato il presidente dell’Uci.