La Nuova Zelanda torna 'umana', dopo la sconfitta subita in Irlanda contro i padroni di casa con il punteggio di 9-16. Quando gli All Blacks perdono una partita fa sempre notizia, oltretutto erano imbattuti da 15 match, da oltre un anno (l'ultima sconfitta l'avevano subita il 21 ottobre dell'anno scorso in Australia). Affrontano l'Italia e per noi 'eterni studenti' della palla ovale è sempre un evento quando ci misuriamo con quelle leggendarie divise tutte nere. Loro sono il rugby allo stato puro, primordiale e selvaggio: un misto di potenza, tecnica, velocità ed estro, oltre alla Haka, la tradizionale danza maori che apre le partite poco dopo l'esecuzione dell'inno nazionale con la quale il XV oceanico dichiara praticamente guerra (feroce, ma leale) agli avversari.

La Nuova Zelanda per noi sarà sempre un 'mostro' impossibile da battere, ma proprio per questo è bello giocarci contro e sfoderare la baldanza chi, davvero, non ha nulla da perdere e sa benissimo che basta una meta per gridare al successo, anche quando si perde. E contro i neozelandesi abbiamo sempre perso.

Ultimo test autunnale

Si gioca dunque allo stadio Olimpico di Roma, sabato 24 novembre alle ore 15. Il match sarà trasmesso in diretta, come di consueto, su DMAX ormai a tutti gli effetti la tv del rugby. Gli azzurri arrivano alla sfida con la Nuova Zelanda dopo tre gare, una vittoria contro la Georgia e due sconfitte contro Irlanda ed Australia. Gli All Blacks in questo mese di novembre hanno giocato tre gare, battendo Giappone ed Inghilterra e perdendo a Dublino come già anticipato.

Il match sarà inoltre disponibile in streaming su Dplay per pc, smartphone e tablet.

Cinque assenti di spicco tra le file neozelandesi

I campioni del mondo in carica allenati da Steve Hansen lamentano importanti assenze in vista del match di Roma. Salteranno la gara contro l'Italia, infatti, non solo il pilone Joe Moody e la seconda linea Sonny Bill Williams, quest'ultimo autentica bandiera del rugby neozelandese (entrambi erano assenti anche contro l'Irlanda per problemi fisici, ndr), ma anche la terze linee Liam Squire e Matt Todd e la seconda linea Sam Whitelock, tutti autentici pilastri di questa fortissima nazionale.

Obiettivo di Steve Hansen è quello di preservare il più possibile i propri gladiatori in vista della stagione che condurrà dritta alla Coppa del Mondo in Giappone che aprirà i battenti a settembre del prossimo anno in cui, tra l'altro, italiani e neozelandesi sono inseriti nello stesso girone.

I precedenti

Come già detto, l'Italia ha sempre perso contro la Nuova Zelanda.

Il primo confronto ufficiale si disputò ad Auckland nel 1987, in occasione della prima edizione della Coppa del Mondo, e venne vinto 70-6 dagli All Blacks. Un totale di 13 partite e 13 sconfitte per gli azzurri, tra cui spicca il devastante 101-3 che ci venne inflitto nella fase a gironi della Coppa del Mondo 1999. L'ultima sfida è un test match disputato allo stadio Olimpico di Roma, dunque lo stesso terreno di sabato, il 12 novembre del 2016 e terminato con il successo dei 'tuttineri' per 68-10.