Come tanti altri corridori anche Peter Sagan ha scelto la Spagna per i primi allenamenti in vista della stagione 2019. Il tre volte Campione del Mondo sta pedalando a Maiorca e dintorni per preparare una campagna di classiche primaverili che lo vedrà impegnato non solo alla Sanremo e sul pavè ma anche alla Liegi, dove sarà al debutto. Sagan potrà contare su una Bora Hansgrohe che si preannuncia più forte che in passato, grazie all’arrivo di Jempy Drucker e soprattutto di Oscar Gatto, già suo compagno di squadra in Cannondale e Tinkoff.

Sagan: ‘Stiamo migliorando ogni anno’

La Bora Hansgrohe ha operato con oculatezza sul ciclomercato, concludendo solo tre nuovi ingaggi mirati. Le uniche novità del roster per la stagione 2019 saranno il tedesco Maximilian Schachmann, il lussemburghese Jempy Drucker ed Oscar Gatto. Questi ultimi due entreranno nel gruppo che lavora per Peter Sagan, che si è mostrato soddisfatto della campagna acquisti.

“Per il prossimo anno penso che abbiamo la squadra da classiche più completa che abbiamo mai avuto” ha dichiarato il campione slovacco a Cyclingnews. “E’ bello vedere come il team sta migliorando ogni anno. Gatto porta molta esperienza, riesce a gestire delle situazioni in momenti importanti. Averlo con noi significa che non devi spiegare ad un corridore molto più giovane quello che deve fare, sappiamo che lavorerà e che ha un grosso motore.

Non farà errori, se perdi qualcosa con l’età ma sai già cosa fare nessuna energia viene sprecata, questo significa che puoi stare rilassato al 100% ed avere fiducia, so che lui sarà lì al momento giusto” ha continuato Sagan tessendo le lodi del nuovo compagno.

La sfida alla Quickstep

Per Peter Sagan avere una squadra forte sarà fondamentale viste alcune esperienze del passato, quando si è trovato nello scomodo ruolo del grande favorito accerchiato dalla forza di gruppo della Quickstep. Con due uomini in più come Drucker e Gatto, ed una Quickstep indebolita dall’addio di Niki Terpstra, i valori in campo potrebbero presentarsi diversi nella prossima primavera. “Sappiamo già da quest’anno che la Quickstep vinceva le gare non perché aveva il corridore migliore ma perché aveva una squadra complessivamente molto forte che poteva fare delle strategie” ha dichiarato Sagan.

“Se noi possiamo fare qualcosa del genere allora forse le cose saranno diverse” ha aggiunto il tre volte iridato.

L’attesa sfida tra Sagan e la corazzata Quickstep sarà ancora più lunga nel 2019, visto che il capitano della Bora non si fermerà dopo la Roubaix ma proseguirà fino alla Liegi. “E’ tempo per me di fare un’esperienza in quella corsa che non ho mai fatto, ci andrò senza aspettative, per vedere la corsa. Forse salterò la Freccia Vallone, ma tutto dipende dalla forma che avrò dopo la Roubaix” ha concluso Sagan.