Quello che ha firmato qualche mese fa con la Bora Hansgrohe potrebbe essere l’ultimo contratto di Peter Sagan nel ciclismo professionistico su strada. Il fuoriclasse slovacco e il suo staff lo hanno rivelato in un’intervista al giornale olandese Fiets. Se già in passato il tre volte iridato aveva mostrato una passione piuttosto debole per il Ciclismo su strada, preferendogli di gran lunga la mountain bike, ora ha parlato di una vera insofferenza non solo per le corse ma soprattutto per gli impegni collaterali. Sagan non ha escluso di lasciare clamorosamente ad appena 31 anni per tornare al fuoristrada.
Sagan: ‘Il ciclismo è cambiato’
Dopo aver già bollato il ciclismo su strada, che lo ha incoronato per tre volte Campione del Mondo, come uno sport noioso, Peter Sagan ha manifestato apertamente anche la sua difficoltà nel vivere seguendo i ritmi e gli impegni che il suo status di fuoriclasse e uomo copertina gli impongono. Sagan ha firmato un contratto ricchissimo con la Bora Hansgrohe, sostenuto anche dalla Specialized, l’azienda costruttrice delle biciclette usate dal team e che ha investito molto su di lui. Le cifre non sono ufficiali, ma si parla di un contratto da circa 5-6 milioni di euro all’anno, che il campione e la squadra hanno rinnovato nello scorso settembre portando la scadenza al termine del 2021, quando avrà 31 anni.
Ovviamente il rovescio della medaglia di un investimento tanto importante fatto da sponsor e partner tecnici è il fitto calendario di impegni promozionali a cui Sagan deve partecipare. Il campione slovacco ha raccontato un episodio al riguardo nell’intervista concessa a Fiets: “Dopo l’ultima tappa del Tour de France ho dovuto presenziare ad una festa con 300 invitati della Bora Hansgrohe fino alle due del mattino” ha ricordato il tre volte iridato, che si è poi lamentato anche per i ritmi frenetici a cui sono sottoposti oggi i corridori.
“Il ciclismo è cambiato, non è come 15 anni fa, soprattutto a causa del crescente numero di corse e viaggi” ha dichiarato il capitano della Bora. “Sei in un albergo e non sai se ti trovi in Belgio, in America o in Francia. A volte mi stanco davvero, è troppo per me. Sono contento che questo non durerà più di qualche anno” ha aggiunto Sagan aprendo così ad una conclusione della carriera non troppo lontana.
Ancora su strada o in mtb?
A spiegare ancora meglio quello che ha in mente Peter Sagan è stato il suo addetto stampa Gabriele Uboldi, che ha confermato che quello attuale potrebbe davvero essere il suo ultimo contratto nel ciclismo su strada. “E’ molto difficile essere Peter Sagan, è sempre sotto pressione, ma non stiamo parlando del suo ritiro. Alla fine del suo contratto, alla fine del 2021, deciderà se continuare su strada o tornare alla mountain bike” ha spiegato Uboldi.
Per il futuro più prossimo invece il tre volte iridato sembra ancora mantenere la motivazione sufficiente per andare a caccia di altre vittorie: “Voglio riconquistare la maglia iridata e altre maglie verdi” ha dichiarato il fuoriclasse slovacco.