È stato il più grande rivale di Michael Schumacher soprattutto alla fine degli Anni '90, e soprattutto uno dei pochi piloti capaci di battere il campione tedesco, conquistando due titoli iridati con la McLaren nel 1998 e nel 1999. Mika Hakkinen ha rilasciato un'intervista a "La Stampa" nella quale ha ripercorso proprio il periodo delle leggendarie sfide con il "kaiser" per eccellenza della Formula 1, facendogli anche un augurio speciale per il suo cinquantesimo compleanno che cadrà il 3 gennaio e soprattutto affinché possa finalmente riprendersi al meglio dopo l'incidente sugli sci di Meribel del 2013, quando per il 7 volte campione del mondo è iniziato un autentico calvario nella sua lotta personale per tornare pienamente alla vita.

Quella tra Hakkinen e Schumacher è stata senza ombra di dubbio una grande rivalità in pista, accompagnata però da un profondo rispetto reciproco; un rispetto che l'ex driver finlandese non ha mai nascosto e che ancora oggi ha confermato, sottolineando come tra i momenti più belli della sua carriera ci siano proprio quelli in cui è riuscito a vedere il fuoriclasse tedesco "negli specchietti retrovisori". Del resto, l'ex portacolori della McLaren ha lasciato chiaramente intendere il rispetto nutrito nei confronti del suo storico avversario, affermando: "Non mollava mai, ogni tanto mi auguravo che si arrendesse, ma niente da fare".

Hakkinen definisce 'assurdo' l'incidente di Schumacher

Inevitabile soffermarsi su quanto accaduto a Meribel nel 2013.

Parlando dell'incidente sugli sci occorso a Michael Schumacher, Mika Hakkinen lo ha definito "assurdo". Infatti ha ricordato come l'ex collega, avendo assistito in carriera al dramma della morte di Ayrton Senna nel 1994 e proprio a quello del finlandese nel 1995 che lo costrinse per due giorni in coma, si sia fatto sempre paladino della sicurezza per tutti i piloti.

Il due volte campione del mondo ha già compiuto 50 anni, mentre l'ex ferrarista li compirà il 3 gennaio e, a tal proposito, dalle pagine de "La Stampa" Hakkinen ha voluto fare i suoi sinceri auguri al grande rivale, aggiungendo di non essere mai andato in questi anni a trovarlo a casa perché rispetta la privacy e il riserbo richiesti dalla sua famiglia.

A questo punto l'intervista è tornata al tempo dei ricordi e delle leggendarie sfide in pista tra il campione tedesco e quello finlandese. L'ex McLaren ha affermato che la grandezza di Schumacher non si limitava solo alla sua impeccabile concentrazione nel garantire un costante sviluppo della sua monoposto, ma anche nel far crescere tutto il team per cui lavorava. Ed è proprio per tale ragione che ha provato "grande gioia quando l'ho battuto" e, naturalmente, anche un bel po' di delusione quando ha dovuto assistere ai trionfi del fuoriclasse della Ferrari.

Tra i momenti leggendari delle battaglie in Formula 1 tra Hakkinen e Schumacher c'è sicuramente il sorpasso di Spa nel 2000. Parlando di questo memorabile episodio, l'ex pilota scandinavo non ha nascosto che ad oggi viene definito come uno dei più celebri di sempre.

Ricordando quanto accaduto quasi vent'anni fa in Belgio, il due volte campione del mondo ha rivelato che stava seguendo da vicino il tedesco da qualche giro per capire in quale punto del tracciato avrebbe potuto attaccarlo. Tutto ad un tratto, quando entrambi giunsero in prossimità di Zonta per doppiarlo, mentre il ferrarista lo passò sulla sinistra, il finlandese invece riuscì ad effettuare la stessa manovra sulla destra, e così balzò in prima posizione. Il 50enne di Vantaa ha colto anche l'occasione per ringraziare e sottolineare la correttezza del collega brasiliano che, se fosse uscito di traiettoria, non avrebbe consentito che si portasse a termine uno dei sorpassi più belli nella storia della Formula 1.

Schumacher tra i più grandi della Formula 1

Mika Hakkinen ha svelato che, al di fuori della pista, si è incontrato raramente con Michael Schumacher, anche perché entrambi erano molto concentrati nel portare avanti le rispettive attività. Invece, per quanto concerne il presente, il due volte iridato ritiene che Lewis Hamilton abbia tutte le potenzialità per eguagliare il record dei 7 mondiali conquistati dal "kaiser", anche se esclude che possa trattarsi di un obiettivo facile da raggiungere, perché in questi casi risulta fondamentale tenere sempre alta la concentrazione e, naturalmente, continuare ad avere tra le mani una vettura vincente come la Mercedes.

Tra le leggende della Formula 1, per Hakkinen c'è sicuramente Schumacher davanti a tutti guardando i numeri, anche se ha ricordato che molti addetti ai lavori continuano a definire Ayrton Senna come il più grande di tutti i tempi.

In realtà, per l'ex McLaren non si può dare un nome su tutti, poiché esistono varie categorie di campioni: quello più forte sul bagnato, quello più bravo nello sviluppo della monoposto e anche colui che viene maggiormente osannato dai tifosi. Insomma, risulta quasi impossibile dire chi sia il più grande campione di questa disciplina sportiva.

Infine non poteva mancare un passaggio su Mick Schumacher, il figlio d'arte che si sta facendo strada nel mondo dei motori e che sogna di approdare in Formula 1 e di ricalcare le gesta dell'illustre genitore. Mika Hakkinen ha dichiarato di averlo incontrato in alcuni eventi di beneficenza e di aver notato che il giovane pilota è dotato di personalità e di un carattere molto forte. Detto ciò, gli ha augurato di cuore di ripetere "i successi del padre".