Mikey Garcia ha preteso troppo da sé stesso, perché l'impresa era ben al di là delle sue forze. Errol Spence mantiene il titolo mondiale dei pesi welter versione IBF (è stata la sua 25^ vittoria su altrettanti match da professionista, ndr) e si conferma uno dei più forti pugili in circolazione, pound for pound. Quanto accaduto la scorsa notte sul ring texano di Arlington, nella suggestiva cornice dell'AT&T Stadium, non ha comunque incrinato l'immagine di Mikey Garcia anche se di fatto ha macchiato il suo record con la prima sconfitta, perché sarebbe stata un'impresa clamorosa salire ben due categorie di peso e vincere un titolo mondiale.

Il risultato ai punti, netto ed indiscutibile in favore del campione, conferma il suo straordinario valore, ma del resto tra i pesi welter in questo momento c'è tanto straordinario talento e lo confermano le cinture mondiali detenute da pugili del calibro del citato Spence, di Terence Crawford, di Keith Thurman e dell'eterno Manny Pacquiao.

Match senza storia

Mikey Garcia ha fatto certamente un combattimento coraggioso, ma non è mai stato in grado di mettere in difficoltà l'avversario. Spence ha lavorato indisturbato con il jab per almeno otto round ed ha 'pizzicato' ripetutamente lo sfidante, senza permettergli di controbattere in maniera efficace. Fino a quel momento il match non ha offerto spunti di alto livello ed è stato decisamente al di sotto delle attese.

Dal nono round in poi, però, il campione del mondo ha aumentato il ritmo ed è diventato più aggressivo. Garcia è sembrato in estrema difficoltà ed a tratti in tanti hanno ipotizzato una chiusura anticipata del match. Incredibile il numero di colpi lanciati da Spence ed andati a segno, con lo sfidante che è sembrato letteralmente in balia della sua furia.

Su 12 riprese, Garcia probabilmente si è aggiudicato soltanto la prima e la quinta (peraltro non in maniera netta). Alla fine l'incontro di Arlington ha ricordato quello dello stesso Spence contro Lamont Petersen in cui il campione ha boxato al piccolo trotto, prima di scatenarsi nel settimo round. Per la cronaca, i tre cartellini dei giudici hanno dato il vantaggio di 120-107, 120-108 e 120-108 in favore di 'The Truth'.

Spence: 'Sarebbe un onore per me combattere contro Pacquiao'

A fine combattimento, Spence ha manifestato tutto il suo entusiasmo per questa netta vittoria ed ha fatto anche i complimenti al suo avversario. "Aver scelto questo combattimento gli fa onore". Mikey Garcia però farebbe bene a concentrarsi sulla sua divisione, i pesi leggeri, perché ieri notte ha dimostrato di non essere strutturalmente in grado di combattere tra i welter ed affrontare un campione completo e potente come Spence. Aver chiuso il combattimento in piedi, cosa che non era riuscita agli ultimi undici avversari di Errol 'The Truth', è senza dubbio il suo unico merito. Tornando al campione, per lui nel futuro prossimo potrebbe esserci una grande sfida considerato che uno dei titoli mondiali della divisione dei welter, quello regolare WBA, è detenuto da Manny Pacquiao che tra l'altro si trovava a bordo ring.

"Per me sarebbe un grande onore combatterlo", ha detto Errol Spence e la risposta del senatore filippino non si è fatta attendere. "Perché no? Facciamolo. Torniamo qui e diamo alla gente un grande spettacolo".