Non era ancora l'Era Open, nelle stagioni 1967 e 1968, quando Nicola Pietrangeli aveva vinto a Montecarlo per due stagioni consecutive. Nell'ultimo mezzo secolo, invece, soltanto un altro tennista italiano era riuscito a centrare la finale, Corrado Barazzutti nel 1977 sconfitto in tre set dal grande Bjorn Borg. Sono cifre importanti che rendono l'idea dell'impresa compiuta questo pomeriggio da Fabio Fognini. Dopo aver fatto fuori Zverev, Coric e, soprattutto, Rafa Nadal in semifinale, il sanremese ha completato il suo capolavoro battendo nella finalissima il sorprendente Dusan Lajovic ed aggiudicandosi dunque l'edizione 2019 del Masters di Montecarlo.

Una grande vittoria, ancora più bella perché senza dubbio inattesa, alla luce delle recenti prestazioni del tennista ligure certamente non all'altezza del suo talento ed anche il faticoso primo turno allo stesso torneo Montecarlo. Ma Fabio ha straordinarie qualità che gli sono sempre state riconosciute e che, purtroppo, nel corso della sua carriera troppo spesso non sono state accompagnate da un'adeguata tenuta mentale. All'età di 31 anni, pertanto, Fabio Fognini conquista il torneo più importante della sua carriera, inizia a mettere nel mirino la Top 10 del ranking mondiale e, soprattutto, riporta in Italia un trofeo ATP Masters 1000 che mancava dal 1976, dall'anno d'oro di Adriano Panatta che vinse gli Internazionali d'Italia e fu capace di trionfare al Roland Garros.

Proprio per numero di titoli ATP vinti, Fognini con questo successo si porta ad passo dal leggendario tennista romano.

Tutti i successi di Fognini

Per Fabio Fognini si tratta del nono torneo ATP vinto in carriera ed è certamente il più importante. Nel suo palmares figurano il Mercedes Cup di Stoccarda ed il Bet-at-home Open di Amburgo vinti entrambi nel 2013, gli Open del Cile nel 2014, il Croatia Open Umag del 2016 ed il J.

Safra Sarasin Swiss Open Gstaad del 2017. Lo scorso anno aveva vinto invece gli Open del Brasile a San Paolo, gli Open di Svezia a Bastad ed i Los Cabos Open in Messico. Quest'ultima si tratta della sua unica vittoria sul cemento, superficie diverse dalla terra rossa dove ha vinto gli altri 8 tornei compreso l'ultimo a Montecarlo.

Classifica italiana per tornei ATP vinti nell'Era Open: primo è sempre Adriano Panatta

In testa alla virtuale classifica tutta made in Italy e relativa ai tornei vinti nel circuito ATP c'è sempre Adriano Panatta, unico in doppia cifra a quota 10. Di questi, ben 9 sono arrivati sulla terra compreso quello più prestigioso in assoluto, gli Internazionali di Francia del 1976 che videro per la prima ed unica volta un tennista italiano trionfare in un titolo del singolare maschile valido per il Grande Slam. Sotto questo punto di vista, fino ad oggi Panatta è inarrivabile. Se però ci affidiamo ai numeri, Fognini gli è subito dietro a quota 9 grazie al successo monegasco appena conseguito e stacca ulteriormente Paolo Bertolucci a quota 6.

Proseguendo a scorrere la classifica, al quarto posto troviamo Corrado Barazzutti a quota 5 e, poi, un folto gruppo a quota 3: Paolo Canè, Marco Cecchinato, Andrea Gaudenzi ed Andreas Seppi. Con due titoli ATP troviamo invece Omar Camporese, Francesco Cancellotti, Renzo Furlan, Stefano Pescosolido, Davide Sanguinetti e Filippo Volandri. A quota 1 abbiamo invece Matteo Berrettini, Daniele Bracciali, Simone Colombo, Paolo Lorenzi, Massimiliano Narducci, Gianni Ocleppo, Claudio Panatta, Claudio Pistolesi, Gianluca Pozzi e Tonino Zugarelli.