La disfatta Ferrari al Gran Premio del Bahrain che ha di fatto consegnato nelle mani della Mercedes la seconda doppietta stagionale in due gare (primo Hamilton, secondo Bottas), ha aperto nuovamente una serie di interrogativi in quel di Maranello. Indubbiamente i tecnici e gli ingegneri del "cavallino rampante" dovranno intervenire per risolvere i problemi di affidabilità accusati dalle vetture (qualche piccolo segnale d'allarme era già emerso durante i test invernali di Barcellona) e, se proprio si vuol provare a vedere il classico bicchiere mezzo pieno al termine della gara di Sakhir, dà una certa fiducia per il futuro l'ottima prestazione di Charles Leclerc che, prima di essere "tradito" dalla sua SF90, era saldamente al comando e in pieno controllo, lanciato verso il suo primo trionfo in carriera.

Ma il "mondo capovolto" del Bahrain ha visto salire sul banco degli imputati Sebastian Vettel: nonostante sia lui il più titolato dei due piloti Ferrari (con ben 4 campionati del mondo in bacheca), il 31enne tedesco si è mostrato non solo meno brillante, ma soprattutto poco concreto e troppo nervoso al cospetto del ben più giovane collega monegasco. Difatti il driver teutonico, dopo gli errori commessi nella parte finale della scorsa stagione, si è tristemente ripetuto al giro 38 del Gran Premio quando, dopo il secondo pit-stop, non è riuscito a tenere lontano Lewis Hamilton che l'ha attaccato e, durante lo scontro diretto, ancora una volta Vettel ha finito con l'andare in testacoda, rovinando i suoi pneumatici e provocando una serie di vibrazioni che, di lì a poco, hanno portato al distacco dell'ala anteriore, costringendo la "rossa" numero 5 a rientrare ai box e compromettendo l'intera prestazione del pilota tedesco.

Questi, infatti, nel momento in cui Leclerc ha perso velocità dicendo addio alla vittoria, era troppo lontano per sopravanzare il compagno di squadra e per impensierire le due Mercedes lanciate verso un'inattesa doppietta.

E così, dopo il deludente quarto posto dell'Australia, Sebastian Vettel si è dovuto "accontentare" della quinta posizione a Sakhir, causata soprattutto dall'ennesima perdita di lucidità nella fase topica di un Gran Premio.

Quanto accaduto ha riacceso i dubbi sulla tenuta mentale del quattro volte campione del mondo, con Nico Rosberg che si è detto incredulo nell'aver constatato come, ancora una volta, il collega abbia ripetuto gli errori del recente passato.

Rosberg: 'Lo stesso Vettel degli ultimi anni'

Nico Rosberg ha commentato il dopo-gara del Gran Premio del Bahrain per Sky Sport Uk.

Il campione del mondo 2016 non è stato per nulla tenero nei confronti di Sebastian Vettel. L'ex pilota Mercedes, infatti, ha dichiarato che quasi certamente il ferrarista era già adirato per l'errore di strategia commesso dalla squadra durante le qualifiche, e che ha ulteriormente rovinato la sua prestazione andando a girarsi da solo (senza alcun contatto) nel ruota a ruota con Lewis Hamilton.

A questo punto, il figlio d'arte senza mezzi termini ha affermato: "Non posso credere di aver visto nuovamente lo stesso Sebastian Vettel degli ultimi anni", aggiungendo che il fuoriclasse tedesco deve inevitabilmente trovare una soluzione a questa sua mancanza di freddezza quando le cose in pista non vanno nel migliore dei modi.

Inoltre, mai come in questo caso la sbavatura dell'ex Red Bull risulta ancor più imperdonabile se confrontata con la guida impeccabile mostrata dal ben più giovane compagno di team Leclerc. Insomma, stando alle parole di Rosberg: "Vettel sta crollando sotto pressione ancora una volta".

Nemmeno Jacques Villeneuve ha risparmiato una frecciatina velenosa al 31enne di Heppenheim quando, ai microfoni di Sky Sport Italia, nel commentare il testacoda della Ferrari numero 5 ha detto sarcasticamente: "Di solito aspetta Singapore prima di iniziare a girarsi".