È Pascal Ackermann il velocista più forte di questa prima parte di Giro d’Italia. Il tedesco della Bora Hansgrohe ha bissato il successo di Fucecchio sprintando davanti a tutti anche sotto la pioggia di Terracina. La quinta tappa della corsa rosa è stata segnata dalla notizia del ritiro di Tom Dumoulin, ferito ad un ginocchio nella caduta di ieri. Il campione olandese ha provato a ripartire da Frascati, ma si è dovuto arrendere al dolore quasi subito. Il maltempo ha poi imperversato per tutta la corsa, fino all’epilogo allo sprint con un bel duello tra Fernando Gaviria e Pascal Ackermann che ha premiato il tedesco.

Giro, addio Dumoulin

La tappa numero cinque del Giro d’Italia, la Frascati – Terracina, era una delle più facili e brevi dell’intera corsa, 140 chilometri disegnati per uno sprint di gruppo. Purtroppo la corsa è partita con il ritiro di Tom Dumoulin, uno dei grandi favoriti per la maglia rosa finale che invece è stato costretto a questa uscita di scena anticipata peri postumi della caduta di ieri. Il campione olandese non ha riportato fratture, ma una profonda ferita al ginocchio che non gli ha consentito di pedalare con forza.

Dopo pochi chilometri si è formata al comando una fuga di sei corridori, Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), Louis Vervaeke (Team Sunweb), Umberto Orsini (Bardiani-CSF), Enrico Barbin (Bardiani-CSF), Ivan Santaromita (Nippo Vini Fantini-Faizane), Miguel Florez (Androni Giocattoli-Sidermec).

Ciccone si è però presto rialzato visto che il suo vero obiettivo è la maglia dei Gpm e in questa tappa era presente una sola salita di quarta categoria, troppo poco per consumare tante energie.

I cinque superstiti si sono quindi lanciati sotto una pioggia incessante senza sfuggire al controllo del gruppo che lo ha sempre tenuti vicini. Vervaeke ha poi provato da solo andandosene sulla salita di Sezze, ma a 23 km dall’arrivo è stato raggiunto come da copione.

Ackermann rimonta Gaviria

Visto il maltempo la giuria ha deciso di neutralizzare i distacchi nel circuito finale di Terracina, a 9 km dal traguardo, e così il gruppo principale è rimasto composto solo dai velocisti e dai rispettivi compagni, evitando rischi agli uomini di classifica.

La Deceuninck Quickstep è riuscita a portare davanti Elia Viviani sul rettilineo conclusivo, ma il Campione d’Italia non ha risposto alle sollecitazioni degli avversari facendosi da parte probabilmente a causa del freddo e della pioggia, condizioni in cui ha spesso sofferto.

Fernando Gaviria ha allora lanciato il suo sprint da lontano e solo Pascal Ackermann ha reagito con brillantezza. Il tedesco gli ha preso la scia ed ha atteso gli ultimi cento metri per concretizzare il sorpasso e vincere con mezza ruota di vantaggio.

Gaviria, apparso in crescita giorno dopo giorno, si è dovuto accontentare della seconda piazza davanti a Demare, Ewan e Moschetti.

La classifica generale non è cambiata: Roglic è ancora in maglia rosa con 35’’ su Simon Yates e 39’’ su Nibali.