Un lungo cammino iniziato nelle qualificazioni, tre turni per garantirsi l'accesso al tabellone principale del Roland Garros. Salvatore Caruso sta andando oltre ogni più rosea previsione ed ha conquistato contro ogni pronostico l'accesso ai sedicesimi di finale degli Internazionali di Francia. Sabato la grande sfida contro il numero uno del mondo, Nole Djokovic. Il diretto interessato si dichiara 'tranqullo', sostenendo che, alla fine, sebbene il match è certamente il più importante della sua carriera, alla fine è solo uno sport e non una questione di vita o di morte.
'Mi sono meritato giornate come questa'
Caruso aveva già messo a segno una grande impresa nel primo turno battendo in cinque set Jaume Munar. Un'autentica battaglia di cui non ha risentito più di tanto, demolendo oggi in tre set Gilles Simon, numero 26 del tabellone. "Sono riuscito a fare ciò che avevo in mente e non era facile vincere i primi due set per 6-1 6-2 nei confronti di Simon. Sono contento per come ho giocato e per come sono stato capace di gestire il vantaggio. Mi sono mostrato pronto". Caruso ringrazia il suo coach Paolo Cannova con cui ammette di aver lavorato moltissimo in quest'ultimo periodo. "Ci siamo meritati giornate come questa perché non abbiamo mai mollato, anche quando faticavo ad ottenere risultati positivi".
Il 26enne siciliano è piaciuto soprattutto per la sua reazione nel momento migliore di Simon, quando nel terzo set il francese è andato sul 3-0. "Saper gestire i momenti in cui sei avanti nel punteggio è importante, ma altrettanto fondamentale è saper gestire quando vai sotto".
'Federer è un gran signore'
Ora la sfida contro Nole Djokovic che arriva da due turni sul velluto contro Hurkacz e Laaksonen.
"Oggi voglio godermi questa vittoria, a Djokovic penserò da domani. Credo però che entrerò in campo come sempre, perché alla fine non bisogna esagerare: dopotutto è solo una partita di Tennis". Non certamente abituato ad una folla di cronisti, ha gestito con estrema serenità l'incalzare delle domande dopo il successo su Simon, tra queste anche quella sulle sue preferenze relative ai grandi del tennis attuale.
"Diciamo che mi piace guardare il bel tennis, però conosco un pò meglio Roger Federer con il quale mi sono allenato a Zurigo nel 2013, poco prima dei Master 1000 USA. Lui è davvero un grandissimo signore".
La carriera di Caruso
Nato ad Avola, in provincia di Siracusa, nel 1992, Salvatore Caruso è professionista dal 2009 ed è la prima volta che raggiunge il terzo turno in un torneo del Grande Slam. Lo scorso anno agli Australian Open si era fermato al primo turno, mentre tanto a Wimbledon lo scorso anno quanto ai US Open nel 2017 e 2018 non aveva superato le qualificazioni. Nel settembre dell'anno scorso ha vinto il suo primo titolo Challenger, il Città di Como, battendo in finale in due set Christian Garin. Allo stato attuale è 147° nella classifica ATP, il suo miglior piazzamento in assoluto nel ranking.