Roger Federer è tornato a Parigi a distanza di 1.454 giorni dalla sua ultima apparizione al Roland Garros. Lo ha fatto tra l'entusiasmo della gente, il suo ingresso in campo ha suscitato una grande ovazione del pubblico: King Roger è molto amato in Francia, ma non esiste un campo dove il 37enne ex numero uno del mondo non sia amato e rispettato. Ha dunque superato il primo turno come da pronostico, battendo il nostro Lorenzo Sonego (6-2; 6-4; 6-4) che è stato invero sfortunato nel ritrovarsi al suo esordio sulla terra rossa parigina un autentico 'mostro sacro'.
Tornerà in campo nel match valido per i 32esimi di finale contro Oscar Otte, mercoledì 29 maggio.
A caccia dell'ennesima impresa storica
In tanti sognano l'impresa che consegnerebbe ulteriormente Federer alla storia, quella stessa storia del Tennis che ha scritto e riscritto più volte: quella di riconquistare il Roland Garros a dieci anni dalla sua prima ed unica vittoria, quando aveva sconfitto in tre set Robin Soderling in finale. Per lui ci sono anche quattro finali perse, tutte al cospetto di Rafael Nadal. Del resto Parigi è il regno del suo grande rivale, Nadal detiene il record 'disumano' di 11 successi (il primo nel 2005 e l'ultimo lo scorso anno) e da quello che si è visto ai recenti Internazionali d'Italia è ancora il favorito.
Può Federer realizzare un'impresa unica nella storia del tennis, quella di bissare il successo a Parigi dopo un decennio? Può battere Nadal e Djokovic? La domanda gli è stata posta nel corso della conferenza stampa della vigilia, lui ha preferito non sbilanciarsi.
'Non sono sicuro che sia nelle mie corde qui'
La domanda che il mondo del tennis si pone, pertanto, è relativa alle sue possibilità di ripetere quel magnifico 2009.
"Questo torneo è certamente un punto interrogativo per me - dice Federer ai giornalisti - e mi sento come all'Australian Open del 2017. Tutto è un pò un incognita". Roger sottolinea di piacersi in questo momento. "Sento che sto giocando un buon tennis, ma sarà sufficiente per battere i migliori quando si arriva in fondo? Non sono così sicuro che qui sia nelle mie corde.
Spero di poter andare il più lontano possibile, poi si vedrà".
Molto dipenderà dalle sue condizioni fisiche
A Roma ha avuto un risentimento muscolare che lo ha spinto a ritirarsi per presentarsi nella miglior condizione possibile al Roland Garros. A Parigi le partite sono più lunghe ed è un fattore importante. Molto, pertanto, dipenderà dalla sua condizione fisica. "Credo sia un lusso a questa età che il mio corpo abbia detto 'si' alla terra in questa stagione. Mi sono allenato tanto, inoltre ho affrontato match durissimi a Madrid e Roma. Ho salvato match-point, ho perso con match-point a favore. Mi sento pronto, è ovvio che se nei primi turni riesci ad evitare match lunghi hai la possibilità di arrivare meno stanco fino alla fine. Ma adesso non voglio guardare troppo lontano".