La divisione dei pesi massimi aggiunge un nuovo ed importante personaggio nella corsa verso i titoli mondiali. Oleksandr Usyk è stato nominato sfidante obbligatorio al titolo mondiale versione WBO, attualmente detenuto da Andy Ruiz. Il sorprendente californiano, come noto, ha strappato quattro cinture ad Anthony Joshua lo scorso 1 giugno (Super WBA, IBF, IBO e WBO) mettendolo k.o al Madison Square Garden. Tra i due ci sarà un rematch che si disputerà tra novembre e dicembre, stando a quanto dichiarato dal promoter di Joshua, Eddie Hearn. Il vincitore potrebbe dunque affrontare Usyk in quanto imposto dalla WBO, ma ovviamente può anche scegliere di lasciare vacante il titolo e prendere altre strade.

Usyk sfidante obbligatorio, ma non ha ancora debuttato tra i pesi massimi

Oleksandr Usyk non ha certamente bisogno di presentazioni per gli appassionati di boxe. Il 32enne ucraino, imbattuto in 16 match da professionista di cui 12 vinti prima del limite, è l'uomo che ha riunificato il titolo dei massimi leggeri e viene considerato tra i migliori pugili del mondo, pound for pound, oltre ad essere accreditato come il combattente che può davvero rivoluzionare la categoria regina della boxe. Ma il campione indiscusso dei cruiser, in realtà, non ha ancora debuttato tra i pesi massimi. Lo scorso 25 maggio doveva affrontare Carlos Takam all'MGM National Harbor di Oxon Hill, ma poco meno di venti giorni prima il match è stato annullato a causa dell'infortunio in allenamento dell'ucraino.

Usyk ha riportato uno strappo ad un bicipite, pertanto necessita di un periodo di fermo e della conseguente terapia di recupero. Il match contro Takam è stato rinviato a data da destinarsi e non ancora fissato, potrebbe comunque disputarsi il prossimo autunno.

Pesi massimi: dal bipolarismo alla frammentazione dei regni

La boxe è uno sport sorprendente per certi versi, ma chi la segue da anni sa bene che non bisogna mai guardare troppo lontano.

Basta un k.o inatteso per cambiare il futuro. Anthony Joshua lo ha imparato a proprie spese e l'errore del suo staff è stato quello di guardare troppo lontano o pensare di poter vivacchiare di rendita fino a nuovo ordine. Così Andy Ruiz ne ha sconvolto i piani, il pugile che alcuni organi di stampa hanno chiamato impietosamente 'il panciuto', capace di metterlo al tappeto per quattro volte nella stessa sera.

Forse sarebbe stato il caso di affrettare il match di riunificazione contro Deontay Wilder, nessuno avrebbe parlato di 'clamoroso al Madison' o avrebbe definito Joshua addirittura come 'finito' se a metterlo k.o fosse stato il campione mondiale WBC. Ma il 'bipolarismo' era finito da un pezzo, nel momento in cui Tyson Fury è tornato sul ring andando direttamente nella 'tana' di Wilder e sfiorando il colpaccio. L'ingresso di Usyk, ora ufficialmente in corsa per un titolo, sconvolge ulteriormente la categoria e lascia presumere che il tempo di avere un unico 're' tra i pesi massimi sia ancora lontano.