L'impresa di Andy Ruiz ha oltrepassato i tradizionali confini della boxe, diventando quello che oggi viene definito un 'trend topic'. Gli amanti dei corsi e ricorsi storici hanno inserito il successo inatteso dei pugile californiano di origine messicana contro il favoritissimo ed imbattuto Anthony Joshua tra le grandi sorprese di ogni tempo, paragonabile dunque alla vittoria di Jim Braddock su Max Baer del lontano 1935 o a quella molto più recente di James 'Buster' Douglas su Mike Tyson del 1990. Altri hanno sottolineato il fisico non esattamente scolpito del nuovo campione del mondo dei pesi massimi versione Super WBA, IBF, IBO e WBO, definendolo 'il panciuto', tra l'altro hanno usato questo termine anche celebrati organi di stampa.

La ricerca a tutti i costi del titolo o dei termine ad effetto, del resto, è una costante dell'informazione ai tempi di Internet, ma non è esattamente rispettoso e professionale evidenziare la 'pancia' di Ruiz, piuttosto che la potenza dei colpi con i quali ha demolito Joshua. Un pugile capace di far scivolare al tappeto per quattro volte un imbattuto campione del mondo dopo aver subito a sua volta un atterramento è ben più di un semplice 'panciuto' che si trasforma in una sorta di eroe. Che sia stata una notte di gloria o la nascita di una stella, lo potrà dire l'eventuale rematch. Non è stato ancora fissato, ma siamo certi che ci sarà e tra i due è certamente Joshua a correre il rischio maggiore: quello di una nuova sconfitta potrebbe spegnere la sua di stella, ad oggi terribilmente offuscata.

C'è però chi sostiene che la sua, in realtà, non sia mai stata una stella ed è il detentore del titolo WBC, Deontay Wilder.

'La carriera di Joshua è interamente costituita su bugie, contraddizioni e regalini'

Deontay Wilder non le manda a dire, il match del Madison Square Garden lo ha esaltato, ma siamo anche convinti lo abbia fatto schiumare di rabbia.

Il 'Bronze Bomber' avrebbe voluto la soddisfazione di essere il primo a sconfiggere Joshua, questo non lo dice chiaramente, ma conoscendolo lo possiamo intuire. Ad ogni modo in una raffica di tweet non risparmia parole durissime nei confronti dell'ex campione del mondo. "Non è un vero campione - cinguetta Wilder riferendosi a Joshua - e la sua carriera è interamente costituita su bugie, contraddizioni e regalini.

Adesso comprendiamo chi sta scappando da chi" ed in questo caso sta chiaramente dicendo ad AJ che in tutti questi mesi ha voluto semplicemente evitarlo.

Il campione mondiale WBC dei pesi massimi ha tempo e spazio anche per Ruiz e lo definisce "benedetto a venir fuori per questo match".

Tyson Fury: 'Riposati e poi rimettiti al lavoro e torna di nuovo'

Se Wilder preferisce la via del trash talking, da parte di Tyson Fury ci sono invece parole molto benevole nei confronti del connazionale.

Il 'Gypsy King' si affida anche lui a Twitter, sottolineando che "nel pugilato, nella categoria dei pesi massimi, queste cose accadono: riposati, riprenditi, rimettiti a lavoro e torna di nuovo".

Ed a proposito di ritorni, quello sul ring di Fury è abbastanza vicino: il prossimo 15 giugno salirà sul ring della MGM Arena di Las Vegas per affrontare Tom Schwarz.