Primo americano a vincere il Tour de France, protagonista nell'edizione dell’89 di una delle rimonte più clamorose nella storia dello sport, Greg Lemond ha affidato ad un’intervista su Cyclingnews dei commenti taglienti su alcuni dei protagonisti del Ciclismo attuale. A pochi giorni dal via del Tour l’ex campione ha bocciato nettamente Nairo Quintana e si è detto poco convinto delle possibilità di Jakob Fuglsang. Lemond si è mostrato anche piuttosto pessimista sul possibile ritorno di Chris Froome dopo il terribile incidente capitatogli al Delfinato.

Lemond: ‘Un solo leader? Guardate cosa è successo a Froome’

Greg Lemond è il campione che ha aperto la strada del ciclismo americano.

Californiano classe ’61, Lemond è stato uno dei principali protagonisti degli anni ’80, compagno di squadra e avversario di Laurent Fignon e Bernard Hinault. L’americano vinse il Tour nell’86 e, dopo aver rischiato la vita in un incidente di caccia, tornò ai vertici e al successo nella corsa più importante del mondo nell’89, ribaltando la situazione nella crono finale ai danni di Fignon, e ancora nel ’90.

Oggi Lemond non ha nessun ruolo attivo nel ciclismo professionistico, ma resta un attento osservatore di quello che è stato per tanti anni il suo mondo, con giudizi netti e senza troppi giri di parole. L’ex campione ha parlato del prossimo Tour, esprimendo il suo parere positivo per quelle squadre come la Ineos, che non hanno investito tutto in un solo corridore, una situazione a lui ben conosciuta dai tempi in cui condivise il team con personaggi del calibro di Fignon e Hinault.

“Penso che avere un doppio leader tolga pressione se hai un direttore sportivo intelligente”, ha analizzato il tre volte vincitore del Tour. “Con un buon direttore sportivo puoi usarlo a tuo vantaggio. Qualcuno deve essere disposto a sacrificarsi, può essere Geraint Thomas o Egan Bernal. Se non hai Froome penso sia meglio avere due uomini veramente forti.

E poi guardate cosa è successo a Froome: metti tutti i soldi su un unico leader e poi cade. È meglio avere più corridori che possono vincere il Tour”, ha continuato l’ex iridato.

‘Vorrei capire cosa fa Quintana’

Lemond ha mostrato qualche dubbio sulle possibilità di Froome di tornare al top dopo l’incidente del Delfinato. Secondo l’ex campione californiano potrebbe servire un periodo di recupero molto lungo, un problema in più per un corridore che ha già 34 anni.

“Se le ferite sono quelle che dicono di essere, non posso dire che sia impossibile un ritorno, ma ogni volta che vedo un femore rotto c’è un sacco di massa muscolare che si perde. Immagino che un ritorno ci possa essere in due anni”, ha spiegato Lemond, che tra i corridori attesi al prossimo Tour ha bocciato senza appelli Nairo Quintana.

“Mi piacerebbe essere il suo allenatore e capire cosa fa. Non è esplosivo, non puoi passare otto settimane a tremila metri, fai salire i globuli rossi ma perdi potenza. Gli manca la capacità di attaccare. È un grande talento, ma penso che non vincerà mai il Tour”, ha sentenziato Lemond, mostrandosi scettico anche su Fuglsang, il vincitore del Delfinato. “Ora è tra i favoriti, ma non credo che ci sarà alla fine”, ha commentato l’ex campione americano, che ritiene invece Geraint Thomas il principale favorito alla maglia gialla finale.