Il sogno di immortalità sportiva di Serena Williams si sgretola dinanzi al Tennis prepotente di Simona Halep. Il record di 24 Slam vinti da Margaret Smith Court resta intatto, la Halep distrugge la 'regina' in due set lasciandole soltanto complessivi quattro game. La finale femminile di Wimbledon giunge dunque ad un epilogo inatteso e, per certi versi, sconcertante. Non tanto per la vittoria di Simona, tennista di talento ampiamente riconosciuto capace lo scorso anno di vincere al Roland Garros, quanto per la prestazione dell'avversaria. Serena Williams è apparsa stanca, poco reattiva, in certi frangenti addirittura sulle ginocchia.

Una finale davvero senza storia, a testimonianza di quanto equilibrio ci sia nel tennis femminile e di come non esista più una dominatrice o poche 'elette' in grado di vincere i tornei. Tutto ciò senza nulla togliere alla grande prestazione di Simona Halep, culminata in questa magnifica partita in cui ha impartito un'autentica lezione di tennis ad una delle più grandi giocatrici di tutti i tempi. Partita con la testa di serie numero 7 del tabellone, la Halep ha avuto un cammino regolare e, dal terzo turno in poi, non ha più lasciato per strada nemmeno un set. Tra le sue 'vittime' anche la 'stellina' Cori Gauff negli ottavi oltre che Elina Svitolina in semifinale. Infine il capolavoro nella partita più importante.

Match senza storia

La partenza è di quelle che Serena Williams ricorderà a lungo in senso negativo: la Halep si muove benissimo, la statunitense è stranamente imballata e troppo ferma sulle gambe. Bastano 11 minuti a Simona per andare sul 4-0 con un doppio break. Da parte della 'regina' qualche timido segnale di risveglio, ma in campo c'è solo la scatenata romena che impone il suo gioco a piacimento e chiude il primo parziale sul 6-2, in appena 26 minuti.

Nel secondo set, la Williams sembra più in partita: i turni di servizio vengono rispettati nei primi tre giochi che vedono la sette volte vincitrice di Wimbledon avanti per 2-1, fino al break della Halep che si porta sul 2-2 e consolida poi nel game successivo quanto di buono fatto nel precedente. Così si ripresenta fedele il copione del primo set, con Simona assolutamente perfetta ed in grado di tirar fuori autentici colpi di classe.

Viceversa Serena Williams sembra soltanto l'ombra della grande giocatrice del passato e di quella recentemente ammirata a Wimbledon. Sul 5-2, la Halep va a servire per il match e per il suo primo titolo a Wimbledon: la Williams in campo non c'è più, probabilmente non c'è mai stata, così l'ultimo gioco è quasi un'esecuzione capitale con la 27enne romena che tiene il servizio a zero e va a conquistare il suo primo trionfo a Wimbledon, secondo Slam della sua carriera. Un titolo che assume una grande importanza per tutto il movimento tennistico della Romania, visto che la Halep è la prima portacolori del suo Paese a salire sul più alto gradino di Wimbledon, cosa che tra gli uomini non era riuscita nemmeno al grande Ilie Nastase.