I Pirenei hanno preparato un’ultima settimana che sarà da vivere con il fiato sospeso per questo Tour de France. La tappa di Foix – Prat d’Albis ha rimescolato ancora le carte, accorciando la classifica e mostrando una corsa molto più aperta e imprevedibile rispetto ai monologhi Sky degli anni scorsi. La vittoria di giornata è andata a Simon Yates, al secondo successo personale in questa edizione, grazie ad una fuga da lontano. Landa ha cercato la grande impresa partendo sulla penultima salita, ma è stato soprattutto Thibaut Pinot a dare uno scossone alla corsa sull’ascesa finale con un’insistita serie di attacchi.

Julian Alaphilippe ha pagato gli sforzi ed ha perso più di un minuto, staccandosi anche da Bernal e Thomas.

Tour, Nibali prova ancora

L’ultima tappa sui Pirenei offriva un percorso con le salite del Lers, del Mur de Peguere e l’arrivo in quota inedito a Foix – Prat d’Albis. La prima parte della corsa è stata velocissima, con tanti scatti per cercare di entrare nella fuga buona. Anche Nibali e Ciccone si sono inseriti nella bagarre, riuscendo ad inserirsi in un gruppo che si è rimescolato più volte

Alla fine è riuscito ad avvantaggiarsi un gruppetto comprendente anche Simon Yates, Geschke, Amador, Soler, Kamna, Woods, Fraile e i grandi delusi dei giorni scorsi Bardet, Daniel Martin e Quintana, con una reazione d’orgoglio per dare un senso ad un Tour de France già compromesso per la classifica generale.

Nibali non è riuscito invece a seguire il ritmo sul col de Lers ed è stato ripreso.

La Deceuninck della maglia gialla Alaphilippe ha cercato di superarsi per difendere ed aiutare il suo leader con corridori poco portati alle grandi montagne, pagando anche un’altra giornataccia di Enric Mas, alle prese con qualche problema intestinale e arrivato ad oltre mezz'ora.

Pinot infiamma la salita finale

La corsa si è accesa sul Mur de Peguere, dove al comando si è portato Geschke, raggiunto poi da Simon Yates. La Movistar ha lanciato all’attacco Mikel Landa, ma nessun altro dei favoriti ha avuto il coraggio di sfidare un Alaphilippe già del tutto isolato. Al contrario la Jumbo Visma ha lavorato in testa al gruppo per contenere il distacco dallo scalatore basco e non farlo rientrare nella lotta per il podio.

Landa ha trovato poi l’ottimo aiuto di Amador e Soler, gregari preziosissimi che lo hanno scortato fino all’inizio della salita finale di Foix Prat d’Albis.

Davanti Simon Yates si è subito sbarazzato della compagnia di Geschke, involandosi indisturbato verso il suo secondo successo personale in questo Tour, ripagando parzialmente la Mitchelton delle grandi delusioni che sta collezionando nei grandi giri in ottica classifica generale.

Tutti gli altri fuggitivi, compresi Bardet e Quintana, sono stati invece raggiunti e superati.

Thibaut Pinot è stato il grande protagonista della scalata finale. Il francese ha accelerato il ritmo con i compagni di squadra, poi ha attaccato frontalmente imponendo dei cambi di ritmo indiavolati che hanno costretto tutti alla resa. Prima Uran, poi Thomas e Kruijswijk hanno dovuto mollare, ma anche Alaphilippe dopo aver cercato di tenere duro ha ceduto. La maglia gialla ha passato un momento davvero complicato, andando forse al di là dei propri limiti per reggere il confronto con il connazionale, molto più portato di lui alle lunghe salite. Buchmann e Bernal sono stati gli ultimi a cedere agli scatti di Pinot che nel finale è andato a riprendere uno stanco Landa.

Il francese ha chiuso a 33’’ da Yates, insieme al basco della Movistar, con Buchmann e Bernal a 51’’. Thomas con Kruijswijk e Valverde hanno chiuso a 1’22’’ staccando nel finale un Alaphilippe ormai allo stremo delle forze.

La maglia gialla ha pagato 1’49’’ e la classifica si è così accorciata, anche se il corridore della Deceuninck mantiene dei vantaggi interessanti. Thomas, che la Ineos sembra considerare ancora come l’uomo da proteggere, è a 1’35’’ e Kruijswijk a 1’47’’, mentre l’arrembante Pinot, decisamente il più forte in montagna, è a 1’50’’.

Aru, staccatosi a metà della salita final,e è ora al 17° posto con un distacco di 14'15''.