Ottantanove anni in quattro e per il Tennis maschile attuale, ancora largamente dominato dai veterani, è una ventata di aria fresca. Stiamo parlando del recente Masters di Shanghai dove i quattro semifinalisti erano tutti esponenti della cosiddetta NextGen: Daniil Medvedev, Alexander Zverev, Stefanos Tsitsipas e Matteo Berrettini. Ha vinto Medvedev, forse non è il tennista più elegante di questo quartetto, ma certamente il più continuo ed efficace. Sei finali consecutive, tre tornei vinti tra cui due Masters 1000 e l'ultimo atto di uno Slam in cui soltanto uno straordinario Rafa Nadal gli ha impedito il trionfo.

Lo spagnolo non era presente a Shanghai e si sta preservando in un finale di stagione che lo vedrà tornare al numero uno del mondo il mese prossimo. C'erano Novak Djokovic e Roger Federer ed hanno dovuto cedere il passo nei quarti di finale, rispettivamente al cospetto di Tsitsipas e Zverev. Proprio Federer in conferenza stampa nel corso del torneo cinese ha commentato positivamente la possibilità di un ricambio generazionale.

'Una sorpresa per me vedere Tsitsipas battere Djokovic'

Dunque Shanghai potrebbe aver registrato il primo vagito di una nuova era del tennis? Presto per dirlo, ma è evidente che il dominio dei 'Fab 3' è destinato a finire seguendo la legge inevitabile del tempo. "I giovani stanno bussando alla porta - dice Roger Federer - ed è certamente esaltante.

Penso che questa superficie (riferendosi al cemento) renda tutto più bello, è rapida ed obbliga i ragazzi a venire più spesso a rete per prendersi il punto. Ti fa sentire sicuro su tante cose, anche a tentare più spesso il serve & volley". Si è dichiarato sorpreso, nel contempo, per l'eliminazione di Djokovic. "Tsitsipas ha giocato un gran tennis, ma per me è sempre una sorpresa veder perdere Novak.

Chiaro che anche io ero favorito contro Zverev, ma gli faccio i complimenti per come ha servito e per il livello di gioco altissimo che ha tenuto. Mi ha ricordato la partita che ha fatto lo scorso anno sempre contro di me alle Atp Finals. Tutto questo è certamente un bene per il tennis".

Il sogno a Cinque Cerchi

Relativamente a Federer, la notizia che tiene banco in questi giorni riguarda i prossimi Giochi Olimpici a Tokyo, nel 2020, per i quali ha già annunciato la sua presenza.

"Un qualcosa che emoziona sempre, io ho portato la bandiera del mio Paese ad Atene e Pechino ed ho vinto un oro ed un argento. La mia è una scelta di cuore". Sarà dunque un'estate molto intensa la prossima, quella che condurrà ai 39 anni del fuoriclasse svizzero. Il torneo olimpico di tennis, infatti, prenderà il via il 27 luglio 2020 a circa due settimane dalla fine del torneo di Wimbledon. L'oro nel torneo di singolare è un alloro che manca alla carriera di Federer: i Giochi in cui si spinse più lontano sono quelli di Londra 2012 in cui venne superato in finale da Andy Murray. Il titolo olimpico lo vinse in doppio a Pechino 2008, in coppia con Stan Wawrinka.