Jorge Lorenzo ha annunciato oggi, con una conferenza stampa straordinaria, il suo ritiro dalla MotoGP. Il pilota spagnolo, classe 1987, correrà la sua ultima gara il prossimo weekend, nell'ultima corsa della stagione motociclistica 2019 a Valencia.
"Questa sarà la mia ultima gara e poi lascio come pilota professionista, non è facile ma ho deciso così" ha detto il campione spagnolo in una conferenza stampa convocata nelle scorse ore. Probabilmente tale scelta è arrivata anche per gli infortuni verificatisi negli ultimi due anni, Lorenzo ha anche detto di non pensare per il momento al futuro, e che in ogni caso non è detto che si dedichi al mondo delle Moto.
Jorge lascia il motomondiale dopo aver conquistato in tutto cinque titoli iridati, precisamente due in classe 250 e tre nella MotoGP.
La carriera precoce di Lorenzo
Jorge Lorenzo, nato a Palma di Maiorca il 4 maggio 1987, è stato un talento veramente precoce. La prima gara di motomondiale del maiorchino risale al 2002, proprio il giorno del suo quindicesimo compleanno, sul circuito di Jerez de la Frontera.
Dopo tre stagioni nella classe 125, la nel 2005 Lorenzo passa in classe 250 con il team Fortuna Honda, classificandosi quinto a fine stagione. Nel 2006 invece le cose vanno per il meglio al pilota spagnolo: passato in Aprilia, con la sua RSV 250 vince otto gare e a fine anno conquista il trofeo di campione del mondo.
L'anno successivo, sempre in Aprilia, conquista nove vittorie e ottiene la riconferma del titolo iridato nella 250.
La MotoGP
È il 2008 che vede protagonista Jorge Lorenzo nella classe regina del motomondiale, dove diventa compagno di team di Valentino Rossi, alla guida della Fiat Yamaha. Si tratta di una stagione condizionata anche da cadute e infortuni, ma nonostante questo Jorge finisce quarto nella classifica finale di MotoGP.
Il 2009 vede Lorenzo giocarsi il titolo con il compagno di squadra Valentino Rossi, ma a fine stagione è proprio il pilota italiano a riconfermarsi (dopo il titolo del 2008) campione. Invece, il 2010 risulta una stagione fenomenale per il pilota nato a Palma di Maiorca, infatti Lorenzo, con nove vittorie e sedici podi totali, diventa campione del mondo della MotoGP.
Il 2011 è l'anno di Casey Stoner, mentre Lorenzo arriva subito dietro al pilota australiano. L'anno successivo, nel 2012, Jorge vince il suo secondo titolo in MotoGP, sempre in sella alla Yamaha.
Nelle stagioni 2013 e 2014, Lorenzo e tutto il panorama motociclistico si devono arrendere allo smisurato talento di Marc Márquez che, grazie anche alla altissima competitività della Honda RC213V, vince due titoli consecutivi all'esordio nella categoria. Jorge invece si classifica rispettivamente secondo e terzo.
L'ultimo titolo e gli anni successivi
Il 2015 è una stagione incredibile, caratterizzata anche da episodi sportivamente drammatici, come la penalizzazione di Valentino Rossi per l'ultima gara a causa della collisione con Marquez durante il Gran premio precedente.
Proprio all'ultimo appuntamento stagionale Lorenzo, vincendo la corsa, supera Valentino in classifica generale e si aggiudica il suo quinto titolo mondiale, il terzo in MotoGP. Nel 2016 invece arriva terzo, e il 18 aprile viene ufficialmente ingaggiato dalla Ducati Corse per la stagione 2017.
Lorenzo vive due stagioni in casa Ducati non entusiasmanti per i risultati che ci si aspettava. Il 2017 vede Lorenzo conquistare solo tre podi, un secondo posto e due terzi posti, concludendo il campionato in settima posizione. Nel 2018 invece, Lorenzo vince tre gare, ma complici molti ritiri e infortuni arriva in classifica finale al nono posto.
L'ultima stagione è stata ancora più oscura per Jorge. Con un miglior piazzamento all'undicesimo posto, un lungo infortunio per la frattura della sesta vertebra dorsale occorsa al gran premio di Olanda, a una gara dal termine della stagione Lorenzo è attualmente, con 25 punti, diciannovesimo nel mondiale.
Dopo 18 stagioni nel motomondiale, non si può fare altro che ringraziare uno dei più grandi piloti della storia di questo sport. Jorge Lorenzo ha vinto tanto, è stato protagonista di un ventennio in cui il motomondiale ha visto grandissimi talenti, e più volte ha dimostrato di essere uno dei migliori di sempre. Ora, dopo le sue meritate vacanze una volta avvenuto ufficialmente il ritiro, il mondo del motociclismo spera di rivedere il campione maiorchino, forse con un altro ruolo, ma comunque vicino al panorama delle due ruote.